Antonio Del Vecchio

San Severo, venerdì 10 maggio 2019 -  Franco Ferrara torna di nuovo alla ribalta con la sua produzione poetica in dialetto. Lo fa con il libro "A fëlësufìjë dë li vìzjë" (La filosofia dei vizi), in vetrina da poco con edizione propria in bella e concisa veste grafica. L’opera sarà presentata in pompa magna, martedì 14 maggio, alle ore 18.00, nell’Auditorium della Biblioteca Comunale “Minuziano”, a San Severo. A relazionare, infatti, non sarà il solito e barboso critico letterario, ma  un personaggio di cinema, tra i più importanti e creativi nella storia italiana.

Si tratta Ferruccio Castronuovo, attore, autore e regista, originario di Vico del Gargano. Città, quest’ultima,  dove vive in tranquillità, dopo il clamore dei riflettori che l’hanno accompagnato in tutti questi anni. La declamazione delle poesie prescelte sarà alternata dai canti e balli della tradizione inscenati dal gruppo “Aria Sonora Danze Popolari” di Antonio Russo. La raccolta in questione e in un certo senso il prosieguo rielaborato sia nella forma sia nel contenuto della “Vita Filosofando”(traduzione in Italiano), pubblicato nel 2016, che raccoglie le riflessioni dell’autore sulla vita di tutti i giorni dell’uomo, estrapolando comportamenti e concetti inerenti al singolo soggetto e al contesto sociale di cui fa parte. Ne viene fuori una sorta di grammatica teorica  e nel contempo pratica.

Il tutto non è tanto ricavato dai libri, quando dalla sua esperienza diretta. Così che, come egli stesso ci spiega: “La natura dei vizi interessa tutti” e punta ad essere una filosofia morale (comportamento) e nel contempo etica per i principi e le norma morali che man mano si affrontano nelle varie composizioni. Tra l’altro, secondo il suo dire,  è  necessario imparare a riconoscere e a dialogare con i nostri vizi (che sono dentro di noi), per accettare e comprendere quelli degli altri (che sono dentro di loro). Altresì, con le medesime riflessioni si punta ad evidenziare in chiave moderna i cosiddetti vizi capitali, ossia gli archetipi che guidano il nostro vivere quotidiano, quali: superbia, invidia, ira, pigrizia, avarizia, gola e lussuria.

Gli stessi ampiamente approfonditi e descritti dal Santo filosofo, Tommaso d’Aquino (1225 – 1274). L’autore fa sapere ancora che negli anni a venire siffatti temi saranno ulteriormente sviluppati e resi palpabili in tutte le sfaccettature, inquadramenti ed esperienze esemplari. Pertanto, vedremo in vetrina man mano nei prossimi anni, a cura del nostro autore:Vizi e natura fino alla morte durano”(2020);  “Il peso sulla coscienza” (2021); “La filosofia dei peccati” (2022). Quest’ultimo,  sull’esempio di quanto scritto e riflettuto da Dante Alighieri (1265 – 1321).  Da registrare, infine, che la manifestazione in parola, fortemente voluta dalla direttrice della struttura ospitante, Titina Grimaldi, è stata patrocinata dall’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Francesco Miglio.

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