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Antonio Del Vecchio

Foggia, lunedì 24 maggio 2021 -  Riprendono incontri ed attività socio-culturali post Covid, a Foggia. Precisamente al Centro Polivalente ParcoCittà, alias Parco San Felice. Questa volta si tratta di un libroforum. La platea, incontrerà, infatti, Antonio Laronga, magistrato, autore del volume, intitolato “La quarta mafia”. Lo stesso, nonostante non si conosce bene il contenuto, da subito dà l’idea che si tocchi un tema – fenomeno scomodo, come quello definito, appunto, da qualche tempo “la Quarta Mafia” per l’efferatezza dei crimini messi a segno e il dominio del territorio da parte di una criminalità sempre più intelligente ed inafferrabile.

Quarta, in quanto segue la strategia delle organizzazioni storiche del settore, come ‘mafia’ (siculo-americana), ‘ndrangheta’ e camorra. Per quanto riguarda il Capoluogo dauno, il fenomeno riguarda -secondo gli esperti (Wikipedia)“...una criminalità emergente che coniuga arcaicità e modernità, localismo e globalizzazione. Una mafia rimasta a lungo invisibile rispetto a quelle tradizionali, solo perché poco raccontata e conosciuta. Capace, però, al pari della mafia siciliana, della camorra e della 'ndrangheta, di irradiarsi in tutto il Paese e di sgretolare la sicurezza pubblica anche in territori lontani dalla sua zona di origine. La "Società" foggiana, la mafia garganica e la mafia cerignolana sono raccontate attraverso quarant'anni di vicende criminali tratte da fonti giudiziarie e da documenti investigativi. Contrabbando, narcotraffico, estorsioni, costellate da centinaia di omicidi commessi con ferocia brutale.

Nel tempo, la "quarta mafia" -continua lo scritto  - ha saputo fare il salto di qualità, trasformarsi in una mafia moderna, in grado di permeare l'economia e la vita pubblica delle comunità assoggettate. È penetrata così dentro imprese sane, ha imposto i propri obiettivi ad amministratori conniventi ed ha cambiato per sempre le regole del gioco. Negli ultimi anni, lo scioglimento per mafia di alcuni comuni e l'improvviso aumento della violenza omicida, hanno lasciato intravedere ad un pubblico più ampio alcuni frammenti di un disastro civile. Questo libro contribuisce a disvelare l'origine, l'evoluzione e gli assetti attuali di un fenomeno criminale complesso e pericoloso, assurto ormai a problema nazionale”.

L’anzidetto incontro sul tema avrà luogo, venerdì 28 maggio, con inizio alle ore 18,30. Dopo i saluti del Presidente della Provincia Nicola Gatta, dialogheranno con l’autore: Michele Galante, presidente provinciale dell’ANPI; Simona Padalino, coordinamento ParcoCittà; Emilio Ricci, v. presidente nazionale dell’ANPI- Coordinerà i lavori Geppe Inserra, giornalista. Tanto – affermano gli organizzatori – per saperne di più sul tema e sensibilizzare la gente a schierarsi contro siffatto malanno al fine di ottenere domani una città sempre più normale ed osservante della legge.