redazione sanmarcoinlamis.org

Puglia, martedì 14 ottobre 2025 -  La campagna olearia 2025-2026 in Puglia segna una decisa ripresa produttiva rispetto alla stagione precedente, pur restando al di sotto dei livelli record raggiunti due anni fa. È quanto emerge da un'analisi congiunta elaborata da Coldiretti Puglia, Unaprol e PugliaOLive sul territorio regionale. I numeri indicano un incremento del 40% dei volumi rispetto all'annata 2024-2025, caratterizzata da una produzione particolarmente scarsa. Tuttavia, confrontando i dati con la campagna 2023-24 - che aveva fatto registrare risultati eccezionali - si evidenzia un calo compreso tra il 10 e il 15 per cento. Il quadro produttivo regionale appare profondamente differenziato sul piano territoriale.

Come sottolineato nella nota diffusa dalle organizzazioni, le aziende agricole che dispongono di impianti irrigui hanno saputo tutelare efficacemente i frutti dopo la fase di allegagione, ovvero il momento cruciale in cui il fiore si trasforma in frutto. Al contrario, dove l'irrigazione è assente, si è verificata una cascola significativa successiva all'allegagione, con conseguenti perdite produttive. Le condizioni meteorologiche avverse hanno condizionato in maniera determinante i risultati delle diverse zone della regione. Un episodio particolarmente grave si è verificato il 30 agosto 2025 nel sud della provincia di Bari, dove una violenta grandinata ha colpito un'area di circa sette chilometri quadrati nei territori di Palo del Colle, Grumo Appula e Toritto.

L'evento atmosferico ha provocato la perdita del 40-45% dei frutti sulle piante, compromettendo in modo rilevante le potenzialità produttive di quella zona. Questa situazione conferma come il cambiamento climatico, con fenomeni estremi sempre più ricorrenti e difficili da prevedere, rappresenti ormai un elemento centrale nel determinare l'andamento delle produzioni agricole. Tale scenario impone agli operatori del settore l'adozione di nuove strategie di adattamento, indispensabili per preservare sia la redditività economica sia la qualità del prodotto finale. Nelle province di Taranto e Brindisi, la situazione è ulteriormente complicata dalla presenza della xylella fastidiosa, il batterio che da anni affligge l'olivicoltura pugliese.

Il patogeno continua a influenzare negativamente le quantità raccolte, determinando un divario sempre più marcato rispetto alle medie storiche di quelle aree. La campagna 2025-2026 si configura dunque come una stagione di parziale recupero, ma anche di conferma delle crescenti difficoltà che il settore olivicolo-oleario regionale deve affrontare tra emergenze sanitarie e mutamenti climatici.