Redazione

 San Marco in Lamis, lunedì 28 gennaio 2019 - Ancora episodi molto dubbi contro l'Asd San Marco a far da padrone per la quinta giornata consecutiva. Un rigore inventato a favore del Don Uva Bisceglie condanna l'Asd San Marco al quinto pareggio consecutivo. Questo il triste epilogo della ventesima gara di campionato dopo la quale per la prima volta dall'inizio del campionato i nostri beniamini vengono superati dal Martina, ma restano saldamente secondi in classifica. Ma veniamo alla cronaca. Mister Iannacone deve rinunciare a Piergiovanni, portiere del 2000 rimasto a casa per problemi di famiglia e a Quaresimale fermato da un fastidio muscolare durante il riscaldamento.

 In campo dal primo minuto Michele Quitadamo all'esordio stagionale, buona la sua prova. Primo tempo avaro di emozioni, al trentesimo Salerno lanciato da uno straordinario capitan Ferrantino manda al lato di testa. Al quarantesimo un tiro dal limite di Quitadamo Michele per poco non inganna il portiere locale costretto a parare in due tempi. Il Don Uva ci prova su punizione dal limite, ma l'attento Pelitti para. Partita sostanzialmente equilibrata. Diversa la seconda frazione che vede in campo De Cesare e soci con un atteggiamento completamente diverso. Al quarto minuto capitan Ferrantino lancia Salerno un difensore locale sbaglia l'intervento e il bomber è lesto ad insaccare. Il gol manda in confusione i ragazzi di mister Carlucci che rischiano di capitolare al settimo con Coco che da buona posizione effettua un dribbling di troppo facendosi anticipare. Dopo due minuti capitan Ferrantino conquista palla sulla trequarti, supera il diretto avversario e lascia partire una cannonata che sfiora il palo alla destra dell'estremo difensore. Macina gioco l'Asd San Marco del Dg Luciano Natale.

Al decimo mister Iannacone riceve palla al limite da Salerno e lascia partire un potente rasoterra colpendo in pieno il palo.
È il preludio al raddoppio? Macchè, su capovolgimento di fronte l'ennesima beffa. Palla in area respinta da Fiorentino che giunge sui piedi di Augelli, un avversario si pone dinanzi al nostro difensore e cade con l'arbitro in ottima posizione per valutare. Deciso e irrevocabile il sig. Di Corato di Barletta decreta il penalty in favore del Don Uva.
Nonostante l'ennesimo torto subìto i nostri campioni proveranno a vincere la gara fino all'ultimo istante. Ci proverà l'imprendibile Dieghito Quitadamo il cui tiro sarà respinto dal portiere locale. Diverse le azioni d'attacco non concretizzate per merito anche di una difesa Biscegliese ben organizzata. Al quarantesimo in contropiede i locali si rendono pericolosi, ma Pelitti non si lascia superare.  Termina così sul risultato di 1 a 1 una bella partita condizionata dall'ennesimo grave episodio che penalizza fortemente la formazione celeste granata.

Il presidente Aniello Calabrese a fine gara: "Innanzitutto voglio ringraziare la società del Don Uva Bisceglie per averci fatto sentire a casa nostra. Esistono delle belle realtà sportive per fortuna e il Don Uva è certamente una di quelle. Ci eravamo prefissati di non parlare più delle direzioni degli arbitri, ma non possiamo assolutamente far passare inosservati questi episodi. Abbiamo iniziato il secondo tempo da grande squadra schiacciando gli avversari nella loro metà campo e creando in una decina di minuti tre o quattro palle gol. Alla prima volta che gli avversari si sono presentati in area gli è stato regalato un rigore assurdo, eppure l'arbitro sostanzialmente mi è piaciuto. Posso capire in altri campi dopo minacce e aggressioni gli arbitri entrino in paura e facciano questi errori madornali, ma oggi è stata una partita tra gente corretta che si rispetta, perchè fare queste cappellate? Purtroppo credo nella malafede, qualcuno ha deciso che la mia squadra non può stare li sopra perchè quel posto è stato assegnato. Bene, ma io porterò la mia squadra in un'altra categoria lo stesso perchè sono stufo di questa. Che nessuno molli, noi ci andremo a prendere l'Eccellenza".

Le parole di mister Iannacone: "Ero convinto di poter vincere questa gara e dopo i primi minuti del secondo tempo lo ero ancora di più. Purtroppo c'è sempre l'episodio che in qualche modo ci penalizza e ti fa perdere un pò di serenità. I miei ragazzi in area di rigore ormai evitano proprio di contrastare, sono terrorizzati. Ma siamo vivi e vuol dire che dobbiamo fare ancora qualcosa in più per vincere. Dobbiamo ritrovare la forza di fare più gol, di essere più cinici. Evidentemente dobbiamo metterci qualcosa in più da tutti i punti di vista e lo faremo già da Domenica. Siamo vivi e pronti a battagliare fino alla fine. Ora più che mai credo che possiamo continuare a sognare".

 

 

 

 

* Numeri da tuttocampo.it