Redazione

San Marco in Lamis, venerdì 24 gennaio 2020 -  Le parole di Mister Iannacone: "Da quasi otto anni ho intrapreso questo percorso insieme a tanti amici e ogni anno abbiamo aggiunto qualcosa migliorando progressivamente da tutti i punti di vista. Come dimenticare i polverosi campi di Terza Categoria dalla quale siamo partiti. La costante crescita ha alimentato la mia motivazione e il mio entusiasmo per continuare quest'avventura. Con tantissimo lavoro a 360° gli obiettivi sono stati sempre raggiunti in maniera lodevole sia con la prima squadra che con il settore giovanile.

Oggi ci ritroviamo in una dimensione apparentemente più grande di noi, ma con il nostro obiettivo ancora alla portata. Salvare la categoria è fondamentale per ripartire e cercare di fare sempre meglio. A San Marco non ripartirò mai più da una categoria inferiore all'Eccellenza.  San Marco ha bisogno di andare avanti e non indietro. Il nostro lavoro con i giovani merita visibilità per i nostri ragazzi in una categoria importante quale l'Eccellenza. Tra i tanti sogni nel cassetto c'è quello di consegnare qualche ragazzo sammarchese al professionismo e se avremo la possibilità di lavorarci per un altro paio d'anni sono sicuro che questo avverrà. 

Quando vedo giocare in prima squadra ragazzi del 2003 che abbiamo cresciuto da quando erano nostri Pulcini mi emoziono, vedo in loro il successo di un grande team di persone preparate che si sono prodigate per offrire il meglio a bambini attraverso una programmazione didattica progressiva, facendo acquisire ai ragazzi le competenze specifiche del calcio in base all'età e dando loro le giuste indicazioni sui comportamenti da tenere. Oggi a 16 anni gli stessi hanno la possibilità di giocare con calciatori che hanno diverse presenze in Serie A e non sfigurano.

L'Asd San Marco rappresenta una realtà sportiva solida e con le idee chiare sul presente e futuro. Oggi il nostro futuro appare incerto perchè disturbato dall'ombra della retrocessione, ma il campionato finirà il 5 Aprile e non molleremo di certo oggi.  Per salvare la categoria avremo bisogno ancor di più del calore della nostra gente, dell'affetto di chi dal primo giorno ha creduto in noi e lo ha dimostrato nel tempo, avremo bisogno di 1000 e più persone ogni Domenica che supportino i nostri ragazzi rappresentando veramente l'uomo in più in mezzo al campo.  Insieme raggiungeremo il nostro obiettivo".