Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, mercoledì 25 marzo 2015 -  I primi ricordi che ho di Carmine, è di lui vestito da chierichetto che suonava una campanella. Si posizionava all’inizio di una mini-processione, dove la statua che veniva portata era quella di san Luigi. Era un processione quasi naif… di quelle che non se ne vedono più da decenni. Si snodava nelle strade vicine alla chiesa di santa Chiara. Carmine, capo dei chierichetti, davanti a tutti, facendo rintoccare la campanella che portava in mano, invitava i residenti ad offrire anche poche lire per San Luigi.

 Un San Luigi in versione… mignon, una statuetta retta da due chierichetti… semplici, e Carmine che entrava quasi all’interno delle case per quasi obbligare i residenti a mettere nel cestino anche 50 lire. L’importante era l’intenzione. Viveva proprio dietro la chiesa di santa Chiara, Carmine, e don Pasquale era il parroco all’epoca dei fatti. Era il braccio destro del parroco.

  Molti anni dopo lo incontrai a Radio Centro Record, in via Zuppetta, sempre lì vicino, nella zona di Santa Chiara: lì c’era il suo mondo. In radio presentava programmi soprattutto dedicati alla musica napoletana, con incursioni nel folk e nel liscio. Quando entrava in radio, l’allegria lo seguiva: era l’allegria che seguiva lui. L’allegria era… allegra di vedersi davanti a lei… Carmine Volpe. Mai scontroso, mai arrabbiato, doti che non molti hanno.

 Sapeva a memoria le discografie di artisti napoletani, quali: Mario Merola, Carmelo Zappulla, Gigione, Nino d’Angelo ed affini. Per i quiz, di quelli difficili, chiedevamo a lui qualche consiglio, per far indovinare ai radioascoltatori qualche “pezzo” musicale raro. E allora si andava indietro nel tempo, trasmettendo qualche brano di Aurelio Fierro… proprio per vedere se qualcuno indovinava.

 Con la sua simpatica… miopia ci faceva sorridere a volte: per leggere il titolo di una canzone, il disco se lo mettevo letteralmente in faccia, davanti agli occhi. E lo girava, in modo che potesse leggere… a 180 gradi, il titolo del brano musicale. Quando ultimamente teneva compagnia a tanti sammarchesi nella villetta comunale mollandoci… il sosia di famosi cantanti napoletani, molti apprezzavano forse di più il sosia… che l’originale.

  E sempre in quelle occasioni, quando i carabinieri lo andavano… a trovare per controllare la “licenza” di vendita, lui cambiava discorso rassicurandoli: “Marescià, stanno tutti qui, gli amici miei stanno tutti qui con me, non ti preoccupare”. Era un modo simpatico per dire che gli amici di Carmine, come sappiamo, sono come lui: simpatici e bonari.

 Già, gli amici di Carmine li ho visti spesso in ospedale negli ultimi giorni, soffrivano con lui, trattenevano le lacrime, come feci io in un’occasione. Carmine se ne accorse e mi disse: “Mario Cì, non chiagnenn… vid che lu malat so i e no tu…”

 Pochi mesi fa ci ha lasciati Franco Marino, un altro amico di radio, certamente sottovalutato dai compaesani. Adesso al banco dei d.j. del paradiso si è aggiunto Carmine Volpe…

 Evidentemente Dio ha bisogno di gente giovane a allegra, altrimenti che paradiso è!!!

  

                                                                                Mario Ciro Ciavarella

 

foto Peppino Nardella