Raffaele Fino

San Marco in Lamis, domenica 3 gennaio 2016 -  Questa probabilmente è la domanda che decine e decine e decine di cittadini di San Marco si sono posti dopo la notizia (con relativi commenti) della “chiusura” del Parco Paleontologico e dei Dinosauri non solo per il periodo invernale, ma soprattutto per concludere i lavori previsti nell’altro progetto, quello del Parco del Gargano, in maniera da completare l’offerta da offrire ai turisti e al mondo della scuola, che, in prospettiva, potrà assicurare la necessaria continuità di presenze di visitatori.

 Ho virgolettato la parola chiusura per il semplice fatto che il Parco Paleontologico e dei Dinosauri non è stato mai aperto. L’inaugurazione, alla fine di novembre, era prevista all’interno di un ferreo cronoprogramma ministeriale, sforare il quale avrebbe comportato la perdita di alcuni finanziamenti. ( Che cosa si sarebbe detto in questo caso?)

Del resto se avessimo pensato ai risvolti elettorali, avrebbe fatto molto più comodo all’Amministrazione inaugurare il Parco a fine marzo 2016, a poche settimane dal voto.

Dunque nessuna apertura, ma l’estensione di qualche giornata di “open day” gratuita per continuare nel battage pubblicitario.

Quello che è successo dopo lo sanno le decine e decine e decine di cittadini sammarchesi, che pure hanno diritto di parola e di critica, che non hanno tralasciato, in questi giorni, nessuna occasione per fare notare le anomalie che si stavano verificando nella gestione delle giornate di apertura.( E la sapete anche voi delle redazioni dei siti e gli autori dei commenti, che stranamente tacciono sulle vere problematiche che hanno portato a questa situazione, comunque incresciosa, non dipesa minimamente dall’Amministrazione Comunale.)

Caro Antonio Daniele sono d’accordo con te. Quanto siamo bravi a farci del male!!!

Una situazione complessa ( non creata dall’Amministrazione Comunale, lo ripeto) che andava affrontata con tutte le cautele possibili per il bene di San Marco e per la migliore riuscita del progetto, è stata trattata con disinvoltura, parzialità ed omissioni e con offese anche, soprattutto nei commenti di alcuni intervenuti in calce all’articolo.

Da tempo si assiste a generiche prese di posizione contro la politica.

La politica, però, è quella che ha ripresentato nel 2013 il progetto, aggiornando e modificando quello vecchio, che giace ancora nei cassetti dell’Area Vasta, a Foggia, e che ci ha lasciato un contenzioso con i proprietari dell’ex cava Colmar, che ancora non si chiude, con una richiesta di danni al Comune per circa 4 milioni e mezzo di euro (€ 4.500.000,00 ). Il nuovo progetto si è chiuso nel giro di due anni portando alla realizzazione del Parco Paleontologico. E si è chiuso in tempi brevi perché abbiamo puntato solo ed esclusivamente alla sua realizzazione, tralasciando ogni altra implicazione.

La politica è quella che aveva stabilito un percorso comune con l’Ente Parco che nel giro di poche settimane avrebbe portato ( e porterà):

  • all’agibilità della nuova struttura;
  • alla revisione delle clausole regolanti il comodato d’uso già vigente con il Parco;
  • alla predisposizione del bando per la gestione dei servizi annessi al Parco Paleontologico e dei Dinosauri, secondo le indicazioni fornite dal MiBAC ( Ministero per i Beni Ambientali e Culturali) e dalla Corte dei Conti;
  • all’affidamento temporaneo, nelle more di espletamento della gara, all’associazione che gestisce attualmente la “vecchia” struttura;
  • alla definizione certa, attraverso delibere dell’Ente che affida, del prezzo dei biglietti per i visitatori ( prevedendo le modalità per le riduzioni e le gratuità, con la diversificazione dei biglietti stessi a seconda della categoria dei visitatori).

Come vedete un percorso per costruire rapporti nuovi, basati sul rispetto di regole precise, e per far compiere un salto di qualità non solo al Centro Visite del Parco di Borgo Celano, ma anche a tutti gli altri centri visita del Gargano, mettendoli in rete e ampliando l’offerta turistica ed educativa, usando il Parco di Borgo Celano come traino.

Questo programma di lavoro ha portato già, per es. all’istituzione, da parte dell’Ente Parco, di un Comitato Scientifico che curerà la ricerca e la divulgazione scientifica e al finanziamento della Carta Geologica del Gargano, approntata dal prof. Michele Morsilli, che costituirà un utile strumento di lavoro non solo per gli studiosi, ma anche per tutti quelli che amano il nostro territorio.

Non quindi un percorso contro.

Per portare a termine questo percorso bisognava avere ancora un po’ di pazienza. Qualcuno non l’ha avuta.

Noi continueremo a lavorare perché venga rispettata , per la riapertura, la scadenza di fine marzo.

Lavoreremo perché, all’interno del bando, ci siano clausole che favoriscano l’inserimento dei disoccupati e di quanti, nel corso degli anni, hanno frequentato corsi di formazione in materia ambientale. Che dicono a tal proposito i giovani che hanno conseguito l’attestato di guida ambientale, per es.?

Lavoreremo per dimostrare quello che, come comunità, ci diciamo da anni e cioè che l’ambiente, per San Marco , è l’unica ricchezza attualmente spendibile. E’ bene comune. E questo bene si può difendere se non ci si divide e se, nella distinzione dei ruoli, si dà il proprio contributo di proposte migliorative.

Lavoreremo perché si affermi il concetto che chiunque gestisce cose pubbliche, deve pensare a farle divenire sempre più efficienti e rispondenti agli obiettivi di crescita della comunità e non a usarle, impropriamente, come se fossero proprietà private. Qualunque sia il ruolo che si è avuto nel corso degli anni.

Chiedo scusa se ho abusato della pazienza di chi legge. Penso che il tema sia di scottante attualità e quindi è bene che se ne discuta in positivo, dando anche tutte le informazioni possibili. E a questo scopo nei prossimi giorni, approfittando dell’ospitalità che i siti forniscono, trasmetterò una scheda che ripercorrerà la storia del Centro Visite di Borgo Celano. E’ bene avere memoria.

 Raffaele Fino – Vice Sindaco