Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis - Giovedì 9 Aprile 2015 - Ormai a distanza di tanti anni, molti misteri stanno per essere svelati. I dossier inglesi su presunti avvistamenti ufo sono stati resi pubblici anni fa; e il bello è che alcuni casi sono più che attendibili... anzi, oggettivamente plausibili, ovvero: veri. Quindi, per l’aviazione militare inglese gli extraterrestri esistono!! E viaggiano all’interno di astronavi. E adesso tocca a noi italiani, per non essere da meno, svelare i nostri segreti. E ci stanno pensando quelli del corpo forestale, i quali in un fascicolo, custodito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato e aperto quasi 15 anni fa, dove c’è la dicitura «Gnomi e fate dei boschi», si dice chiaramente che anche noi abbiamo i nostri… Puffi.

 Detto questo potremmo già andare a dormire e aggiornare la nostre coscienze, sapendo che anche nel nostro Paese abbiamo una rappresentanza del Piccolo Popolo, e guai a chi ce la tocca!!

Il dossier del Ministero delle Politiche Agricole è molto particolareggiato, con tanto di fotografie scattate da testimoni, oppure descrizioni dettagliate fatte da altri testimoni che in quei momenti non avevano macchine fotografiche…

Si azzardassero gli gnomi ad uscire allo scoperto adesso. E no!! ai nostri puffi non conviene adesso uscire allo scoperto facilmente, perché con i telefonini sempre a portata di mano di tutti noi, verrebbero subito fotografati e la loro magia sparirebbe.

Invece fino a meno di 20 anni fa, difficilmente si andava in giro con macchine fotografiche, e gli elfi italici potevano benissimo prenderci in giro. Anche apparendo realmente.

Solo che se qualcuno diceva di aver visto Gargamella inseguire il grande Puffo e Puffetta, questo strano testimone andava a finire in un manicomio dopo poche ore.

La zona italiana magicamente interessata a questo fenomeno è soprattutto un'area ben precisa, l'Appennino tosco-romagnolo, con alcuni suoi comuni, come San Piero in Bagno e Bagno di Romagna.

Invece adesso, gnomi, puffi, elfi, fatine e tutto ciò che è piccolo e invisibile a occhio umano e che vive nel sottobosco… si è reso più furbo. E si manifestano solo a quei pochi umani che non posseggono smartphone e oggetti simili.

Infatti gli gnomi italiani prima di apparire, studiano il gitante che in campagna o nei boschi, va a godersi qualche ora di relax.

“Attenzione, c’è un tipo strano che si sta avvicinando con un cestino, e porta con sé un bimbo in braccio. Sembra che non abbia nessun oggetto che possa immortalare le nostre figure”, dice il capo gnomo ai suoi simili.

“E allora possiamo uscire allo scoperto”, risponde un suo piccolo amico.

“Penso di sì, vediamo prima se scatta qualche foto”.

La piccola combriccola di gnomi e di elfi appostata sotto le radici di una quercia, scruta il gitante per qualche minuto, e si accorge che con sé non ha nessun oggetto ottico per foto riprendere e decidono di uscire allo scoperto.

“Buongiorno, umano. Io sono il capo gnomo di questo villaggio situato sotto le radici della grande quercia qui presente, e loro sono i miei amici elfi”, si presentò… il sindaco di quel piccolo popolo.

Il villeggiante scrutò quello strano gruppo di gnomi e non disse nulla.

“Ma questo non parla, avrà perso la parola per la paura appena ci ha visti, pensò”, uno di quei puffi italici.

“Non penso, forse non ci vede bene: siamo troppo piccoli”.

“E allora mettiamoci uno sull’altro, così ci vedrà di sicuro”.

E così fecero gli gnomi. Fecero una specie di torre composta da una decina di elfi e ometti dei boschi, fino ad arrivare davanti agli occhi dell’uomo che era sdraiato, e che era lì per fare un pic-nic con il figlio.

“Insomma, volete proprio essere visti. E va bene, esistete, vivete nei boschi e potete sparire quando volete. A posto così?”, disse spazientito l’uomo a quella strana torretta di gnomi che si era formata davanti a lui.

“Ma allora ci hai visto subito, anche prima, quando ti abbiamo salutato?”, gridò il piccolo-grande puffo.

“Siii, ma voi non dovete fare di tutto per farvi vedere. Quelli della forestale già sanno quasi tutto di voi. E non vi conviene ufficializzare la vostra esistenza. Rischiate di sparire!!”, li rimproverò sempre quell’uomo in gita.

“Come sparire? noi esistiamo ancora prima dell’esistenza dell’uomo su questa terra. noi siamo il popolo magico per eccellenza. E se appariamo è perché lo vogliamo noi, e nessuno ci può dire cosa fare e cosa non fare”, protestò il capo gnomo di quella piccola compagnia.

“Nelle altre nazioni è così, ma da noi una volta che ufficializzate la vostra esistenza, sarete registrati come esseri viventi a tutti gli effetti, vale a dire: soggetti redditizi, fiscalmente vivi, non detraibili da nessuna voce, in una parola: fiscalmente tassabili!!!”

“E cioè??”, gridarono all’unisono tutti gli gnomi di quel bosco (dovete sapere che gli gnomi sentono anche a chilometri di distanza, e quindi quella conversazione veniva ascoltata dai folletti che vivevano molto lontani da quel posto... n.d.a.: questa fesseria l’ho inventata io… come tutto l’articolo).

“E cioè: pagherete le tasse come noi comuni e normali umani. Tasse. Tasse. IMU, IRPEF, IRES, IRAP, TARSU, TARES…” spiegò quell’uomo a quei… non uomini

“Ma cos’è, una formula magica per scacciare gli gnomi?”, si informò il capo gnomo.

“No, è una formula umana per seppellire gli umani!! E adesso anche voi, se renderete pubblica la vostra esistenza”, li informò l’uomo ormai completamente depresso per essersi ricordato che tra pochi giorni li stavano per scadere i pagamenti dell’Imu e dell’Irpef… non l’avesse mai ricordato.

“E quindi cosa dobbiamo fare?” gli chiesero gli gnomi che a quella notizia diventarono ancora più piccoli per la paura.

“E allora dovete continuare a vivere nei sottoboschi, e non venire più in superficie, altrimenti saranno… Puffi vostri!!!”

Dopo un breve consulto, il gruppetto degli gnomi decise sul dafarsi. E dopo un breve consulto decisero che la cosa migliore era quella non di sparire di nuovo nel sottobosco per sempre, ma di aiutare qualche umano, come quello che avevano davanti a loro, per poterlo far vivere meglio.

E da quel momento ritornarono in scena… gli scazzamuredd di sammarchese memoria.

Gli scazzamuredd locali, è da una vita che non se ne vedono più. Ma una volta scoperti che anche gli gnomi esistono, molti di questi hanno deciso di venire in nostro aiuto: andando a rubare dentro le case della gente ricca e di portare la piccola refurtiva alla gente povera.

Quindi, se nelle vostre abitazioni vi accorgerete che mancherà del denaro o se il denaro è troppo, saranno gli gnomi sammarchesi a decidere se fate parte… dei ricchi o dei poveri.

Facciamolo decidere a loro… sono più giusti e più equi di qualsiasi politico italiano.

E poi gli scazzamuredd sammarchesi… esportiamoli in tutta l’amata patria!!

Mario Ciro Ciavarella