Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, venerdì 20 maggio 2016 -   Si ha spesso la sensazione di vivere vicino a gente comune, e raramente di vivere con gente diversa. Diversa, nel senso che non c’è niente di comune nel modo di vivere come tutti gi altri. Pensare con la propria testa ed agire di conseguenza. Fuori dagli schemi, senza seguire il classico gregge che decide di seguire la solita direzione: quella segnata da binari, che qualcuno ha messo e lì sono rimasti per sempre.

 “Essere” Marco Pannella tanti anni fa era certamente difficile come potrebbe esserlo ora, dove le comunicazioni sono diverse ed è diverso anche il modo di pensare e condividere. Decenni fa era impensabile parlare di aborto, divorzio, eutanasia, omosessualità, obiezione di coscienza, diritti civili.

 Adesso invece questi argomenti sono all’ordine del giorno, grazie soprattutto a lui: Marco Pannella, l’altro italiano.

 È stato un italiano di un’Italia diversa che non voleva crescere, troppo attaccata al proprio status di nazione “democristianizzata”, dove gli argomenti sopra elencati, solo a nominarli, potevano portarti verso una scomunica. E non sto esagerando.

 Pannella viveva in uno stato mentale fuori dai nostri confini geografici, voleva che gli italiani prendessero coscienza che c’era la possibilità di vivere in un modo che ci desse più libertà e più scelta. Senza paraocchi prodotti dalla religione di stato (una volta c’era) e senza il “partito di stato” (anche questo una volta c’era).

 Veniva considerato un matto, che non poteva forse nemmeno definirsi italiano, ma di un’altra nazione (ma quale?) e in effetti pensandoci bene non era italiano, ma “un altro italiano”: sarebbe stato troppo facile vivere come italiano, come tutti noi.

 Nel 1987 "fece eleggere" come deputato la pornostar Ilona Staller (Cicciolina). Fu una provocazione, come dire: perchè una prostituta non può fare la parlamentare e tanti ladri ed imbecilli sì???

 La sua era un’Italia che si trovava su un altro pianeta, che aveva bisogno delle leggi della propria coscienza e non di “leggi di stato”. Quella che giudica a secondo dei casi, senza omologazione.

 Non siamo tutti diversi uno dall’altro? Certo che lo siamo. E lui era diverso da tutti. E non poteva certamente “sottostare” a leggi che (lo sappiamo tutti) non sempre sono giuste. Le leggi sono fatte apposta per essere cambiate, e lui ci riuscì con alcune.

 Il primo che sollevò il caso dei finanziamenti pubblici ai partiti da abolire è stato proprio Pannella, prima di Grillo, che arrivò politicamente decenni dopo. Questo è un caso in cui una legge venne “corretta” grazie ad un referendum. Anche se poi i nostri cari politici, i soldi pubblici li intascarono nuovamente aggirando la volontà popolare espressa con il referendum. È questa l’Italia che ci meritiamo!!

 Si può vivere nel nostro Paese in un modo diverso, altrimenti si diventa complici di tanti connazionali che non hanno voluto un cambiamento che potesse dare un miglioramento alle condizioni di tutti noi.

 Come sempre accade, quando si è in vita non sei nulla di straordinario (eppure lo sei stato!), poi si muore e tutti gli onori e la gloria ti vengono portati fin sopra la tomba.

 Non si può vivere così, in una nazione ipocrita, senza speranze e senza… “altri italiani” come Pannella che spero arriveranno presto.

 

                                                                     Mario Ciro Ciavarella