Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, martedì 7 giugno 2016 -  Mentre in Italia il 5 giungo abbiamo votato ancora una volta gente che dice di saper e poter risolvere problemi in vita dall’Unità d’Italia ad oggi (ma non ci riesce), in Svizzera nella stessa giornata hanno votato un referendum che a noi italiani piacerebbe tanto. Gli elvetici hanno votato NO per ottenere il reddito di cittadinanzaDetto in breve: a tutti gli svizzeri sarebbero stati elargiti 2.000 euro al mese, a tutti ma proprio tutti, occupati e disoccupati.

 E prima di diventare maggiorenne, quindi dalla nascita fino ai 18 anni, 500 euro al mese!!?? (quindi alla bimba Heidi potevano andare 500 euro al mese essendo minorenne)

 Gli elvetici non vogliono quei soldi!! A me sinceramente non è del tutto chiara questa vicenda. Probabilmente, a conti fatti, i precisi svizzeri, non vorrebbero trovarsi in futuro, con casse statali quasi dissanguate.

 Però, se qualcuno ha proposto un referendum del genere, i conti li avrà fatti e anche bene. Sappiamo del senso civico e della precisione svizzera, molto vicina a quella teutonica.

 Lo stesso non lo possiamo dire dei cittadini italiani, che volendo inseguire il “sogno svizzero” farebbero carte false per far parte del gruppo dei… vitalizzati (nel senso che prenderebbero il vitalizio di 2.000 euro per sempre). Meglio della lotteria “Win for life”.

 Intanto Heidi, il nonno, il cane Nebbia e l’agnellino Fiocco di neve continueranno a lavorare dove “le caprette gli fanno ciao” e gli amici di montagna, Mu Mu, Cip Cip e Be Be gli dicono di non partire.

 Lavoreranno portando a pascolo le caprette, agnellini ed affini aiutati dall’amico Peter. Però Peter, il campagnolo amico di Heidi, sembra non tanto contento di questa decisione presa dagli altri svizzerotti come lui.

 “Ma perché, dico io, dobbiamo portare al pascolo per tutta la vita tutti gli animali che abbiamo? Non era meglio prendere il reddito di cittadinanza così come qualcuno aveva proposto?”, protestò Peter l’amico scansafatiche di Heidi.

 “Devi sapere, caro Peter, che noi siamo gente laboriosa ed economa: siamo svizzeri. Non è giusto togliere tanti di quei soldi al nostro stato per poterli spendere senza averli guadagnati”, spiegò la svizzerotta Heidi.

 “Ma io mi sono stancato di correre dietro alle caprette che perdo di vista. Ma prendiamoci questi soldi gratis che ci danno, così lasciamo questi monti sperduti e ci portiamo dietro anche il nonno”, precisò Peter.

 “Non farti sentire dal nonno che non vuoi lavorare!!! Altrimenti non mi lascerà più giocare con te. Io devo avere amici sapienti e lavoratori: siamo svizzeri!!!”, protestò Heidi.

 Invece il nonno di Heidi sentì tutto il dialogo tra i due ragazzi e andò da Peter per dirgli come stanno le cose.

 “Caro Peter, ma tu sei svizzero o oriundo?”, chiese il nonno di Heidi.

 “Penso di essere svizzero, ho sempre pascolato qui, su questi monti che mi sorridono, come faccio io alle caprette”, rispose Peter.

 “E allora devi comportarti come svizzero e non come oriundo. Non sei mica italiano?”, insistette il nonno.

 “No, no, sono nato qui anche se i miei genitori non li ho mai conosciuti”, spiegò il ragazzo.

 Il nonno iniziava ad avere dei forti dubbi sulla provenienza ”genetica” di Peter l’amico di Heidi. E iniziò delle ricerche, e poco dopo seppe che Peter non era svizzero svizzero, ma un… derivato. La madre salernitana, il padre foggiano, il nonno materno abruzzese, la nonna paterna di Pizzo Calabro, e i due nonni di Acireale.

 “Mamma mia!! Ma questo non è di qua, ma è di là. Dall’altra parte delle Alpi”, esclamò il nonno di Heidi. Non riuscendo a credere a quello che aveva scoperto.

 Subito il nonno prese Heidi e se la portò in una località segreta sopra la cima più alta di quella zona. E Peter rimase dove aveva sempre vissuto, e non pascolò nessuna capretta. Tutto era stato “traslocato” dal nonno di Heidi.

 Il ragazzo Peter diventato grande partì per scoprire le sue origini e seppe le stesse informazioni ottenute dal nonno di Heidi. Rimase in Italia, in attesa che qualcuno promuovesse lo stesso referendum (reddito di cittadinanza) che in Svizzera venne bocciato.

 Incontrò Beppe Grillo che vedendolo lo riconobbe: “Tu sei Peter, l’ex amico di infanzia di Heidi?”

 “Si sono io, e non vedo l’ora di firmare i tuoi referendum”, rispose il Peter ormai cresciuto.

 “I referendum in Italia sono stati aboliti, non c’era più voglia da parte di nessuno di controllare la raccolta delle firme fatte da noi. Scatoloni con faldoni di fogli firmati giacciono da anni negli scantinati dei ministeri”, gli spiegò Grillo.

 Peter decise di ritornate in Svizzera per pascolare quelle poche pecore che il nonno di Heidi aveva dimenticato di portarsi dietro. E lì morì.

 Sulla lapide qualcuno scrisse: “All’eroico Peter, che cercò di vivere in modo dignitoso senza cercare di lavorare”. A pensarci bene gli eroi sono quelli che si distinguono dalla massa. (E lui si distinse…)

 

                                                     Mario Ciro Ciavarella