Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, domenica 11 settembre 2016 -  Non l’avessi mai scritto: è da ieri che mi arrivano notifiche da tutta Italia volendomi convincere (anche con dei rimproveri) del contrario, sul fatto che secondo me Lucio Battisti non è stato nulla di eccezionale in senso musicale. Dicendo che la sua fortuna è stata quella di avere incontrato Mogol e da  quel momento è nato il fenomeno Lucio Battisti. Prima di allora Lucio non aveva fatto nulla di straordinario, anzi nemmeno di ordinario!!!

 Il discorso è semplice, aprite bene gli occhi e cercate di leggere e capire bene quello che sto per scrivere, grazie: Lucio Battisti non sapeva scrivere (spero solo in senso musicale), non aveva una voce straordinaria (non ha mai fatto concerti che durassero anche solo mezz’ora), e le grandi melodie musicali che ha scritto (ci dobbiamo fidare…) sono scomparse appena ha lasciato Mogol, per farsi scrivere le canzoni inizialmente dalla compagna Grazia Letizia Veronese, e poi da Pasquale Panella. Fin qui ci siamo??? Riuscite a seguire il discorso?? Dài che è semplice!!!

Non ci sono dubbi sul fatto che le case discografiche abbiano dei musicisti (quelli che sanno leggere e comporre le musiche, per intenderci, Lucio Battisti non aveva frequentato nessun conservatorio) che creano le melodie e i ritmi per le canzoni. E senza dubbio anche la casa discografica di Lucio… scusate, di Mogol (la “Numero Uno”) aveva i suoi bravi arrangiatori!!! E su questo non ci piove!!! E avranno anche  arrangiato le musiche di Lucio Battisti (e anche su questo non ci ripiove!!!) Riuscite ancora seguirmi??? bravi…

Nell’autobiografia di Lucio Battisti scritta da Paolo Cucco sul settimanale “Sogno” del Dicembre 1970, dichiara tra l’altro sul fatto di non voler fare concerti: …« Intanto, non vivi e, come ho detto, io intendo seguire questa professione, intendo guadagnare, intendo divertirmi, intendo avere successo, ma intendo anche vivere. […] Non solo, ma le ripercussioni più grandi quali sono? Proprio quelle del lavoro: e chi me lo dà il tempo di stare la mattina, da quando mi alzo, dalle otto alle quattro del pomeriggio, con la chitarra a suonare? Perché, ripeto, le canzoni mica scaturiscono così. […] Intendo conservare la mia autonomia, la mia personalità per quanto possibile, e una delle cose che ti spersonalizzano al massimo sono le serate. »

Cioè, queste sarebbero le motivazioni del suo rifiuto a fare dei concerti??? Un cantante che non vuole cantare altrimenti... perde tempo????? Va beee…

In un’altra biografia “Lucio” scritta da Silvio Sabatini, editore Gremese, 1998; leggiamo: «Non faccio tournée né spettacoli perché mi sembra di vendermi, di espormi in vetrina: io voglio che il pubblico compri il disco per le qualità musicali e non per l'eventuale fascino del personaggio.»

Cioè??? Non faceva concerti per non vendersi la dignità??? Però voleva vendere solo i suoi dischi??? Lucio, e mena!!!

Lucio, adesso, visto che stai lì, nel Mondo della Verità, vai in sogno al GRANDE MOGOL, così come hai fatto quando gli hai scritto(??) la canzone “L’arcobaleno” poi cantata da Celentano; e dagli l’autorizzazione di dirci come stanno veramente le cose!!!

Sul non-mistero della voce di Lucio Battisti, uno dei pochi che ha avuto il coraggio di ammettere pubblicamente le pochissime potenzialità del cantante è stato il giornalista Mario Luzzato Fegiz, nel 1994 durante il programma  televisivo “Ci ritorni in mente”, il quale disse candidamente che la voce di Battisti era limitata. Evviva la sincerità!!!

Il mistero delle melodie scomparse. L’ultimo album firmato da Mogol è del 1980, “Una giornata uggiosa”, dopo di che c’è stata la separazione artistica tra Battisti e Mogol, quest’ultimo trovando il “sostituto” di Battisti in Riccardo Cocciante, scrivendo per lui l’album “Cervo a Primavera”.

Da quel momento nella discografia di Battisti scompaiono misteriosamente e improvvisamente le sue grandi melodie!!! Chissà perché!!! Chissà perché!!!

Nel 1982 pubblica l’album “E già”, scritto dalla compagna di sempre Grazia Letizia Veronese. È strano che non ci siano più gli archi, i fiati e le chitarre: la musica viene sostituita COMPLETAMENTE da sintetizzatori musicali!!!??? Dicasi: arrangiamenti ZERO!!!! Ma perchè???? Un grande musicista come Lucio si fa sostituire da macchine “che suonano”???   

Si dirà: sperimentazioni, musica criptica, e cose varie che è meglio non dire!! Anzi diciamolo: Battisti dopo aver lasciato Mogol non sapeva più c… fare!!!! E ci vuole tanto a capirlo???? L’ho capito io che sono poco intelligente???!!! E che cazz…

Dopo arriva un altro paroliere, Pasquale Panella. Un altro criptico (se non sono criptici non li vogliamo!!!) con il quale incide gli album “Heghel”, “Don Giovanni”, “L’apparenza” e altri che non vi dico… perché ho da fare. Album dei quali vi sconsiglio l’ascolto, se poi avete tempo da perdere…   

E poi Lucio Battisti morì.

E adesso aspetto i vostri rimproveri!!!

 

Mario Ciro Ciavarella