PD San Marco in Lamis

San Marco in Lamis, sabato 11 febbraio 2017 - Mentre la delibera che riguarda il nostro ex-Ospedale continua a fare bella mostra di sé sul sito istituzionale della ASL con il suo inquietante e "mero errore di battitura", quelli che si intestano soluzioni di problemi con fantasiosi interventi in Regione e interrogano Sindaco e Giunta sui disastri da loro causati nei cinque anni di tsunami sociale, culturale, finanziario e chi più ne ha più ne metta, si dispiacciono delle adesioni al nostro partito di Sindaco e consiglieri comunali e parlano di imbroglio perpetrato a danno dei cittadini-elettori che a giugno dello scorso anno non votarono il PD ma la lista Per S. Marco.

 Con il chiaro e patetico aiuto di un addottorato d'antan, inoltre, si ritorna in modo a dir poco stucchevole a insistere su brogli, firme ed altre insinuazioni. Con il corollario degli ipocriti rimpianti per stagioni, a loro dire, più consapevoli e più sentite di quelle attuali (a tale proposito faccia attenzione chi ne scrive poiché spesso chi ne soffre corre brutti rischi, la nostalgia ammalia e distrugge!): per tutti noi, ne stiano certi, nessun rimpianto per la pochezza politico-amministrativa degli anni 2011-2016.

Ma andiamo avanti e con ordine. Con l'impegno a essere il più possibile esaurienti sulle "litanie" udiccino-napoleoniche , speriamo, per non tornarci più su.

- L'imbroglio delle elezioni dopo che il Sindaco Merla e due consiglieri della maggioranza ( noi speriamo che altri si aggiungano ad essi) si sono iscritti al PD. Molti ricorderanno i commenti di costoro a proposito della vittoria di Michele Merla. Essi dicevano che era il PD ad essere stato sconfitto, poiché il candidato dei democratici era Ludovico Delle Vergini, che noi continuiamo a stimare e a ringraziare per l'impegno profuso in quella occasione, ma che mai è stato né iscritto né organico al PD. A dire il vero nessuno dei due apparteneva ai democratici. E la stessa cosa avvenne dopo le elezioni ( pubblicaste, voi di sanmarcoinlamis.eu e org una nostra risposta dal titolo. "Che bello perdere così! ").

Dopo aver lavorato per circa un anno per una lista comprensiva di tutto quello che nulla aveva avuto a che fare con l'Amministrazione del disastro ( vero Antonello Soccio, vero Michele Aucello, vero Giovanni Tancredi, vero Raffaele Fino, ecc.) il PD, e quel che restava del centrosinistra a S. Marco, decisero per le primarie. E, sfidiamo chiunque a dire il contrario, dopo aver svolto la funzione che definimmo di "volano", il PD sammarchese fu parte preminente della Lista Per S, Marco che, "non" ci dispiace per voi, ha vinto le elezioni; perché,dunque, tanta meraviglia dell'iscrizione del Sindaco e di altri al nostro circolo? Prima di loro lo fece l'Assessore Caterina Ferro e alcune altre donne, nessuno ne parlò? Disturba che l'unico partito strutturato e organizzato nelle forme democratiche si rafforza? Beh, dovete farvene una ragione ( lo diciamo anche ai Cinquestelle, che a forza di "accorciare distanze" potrebbero anche andare a sbattere": in un sistema maggioritario si uniscono forze e, dunque, si cede su alcuni aspetti; voi non lo potete fare altrimenti i "proprietari del marchio" non vi darebbero l'autorizzazione, i cittadini-elettori quando votarono la Lista Per S. Marco sapevano di votare anche PD, altroché !). 

- Cosa dice il PD delle "doppie firme notturne. L'unica parte condivisibile delle note perlopiù sconclusionate degli udiccino-napoleonici è quella relativa alle conclusioni della magistratura, noi siamo d'accordo: aspettiamo che i magistrati si pronuncino; alcuni, quelli amministrativi, lo hanno già fatto, e non hanno trovato "brogli". Noi sappiamo che le firme raccolte, fino a prova contraria, sono state sufficienti e valide. Se così non si ritiene perché non fermare tutto prima di votare? Avessero vinto nulla sarebbe successo; un tempo si spegnevano le luci e si facevano sparire addirittura le urne: ma si trattava della DC, di elezioni interne e i protagonisti erano sempre gli "ascendenti" di coloro che oggi parlano di brogli.

- Vincenzo Villani, la sua esclusione, la sua esperienza amministrativa. Lo abbiamo più volte dichiarato, e qui ancora una volta lo ribadiamo: l'esclusione di Vincenzo Villani dalla Lista Per S. Marco fu un errore e uno sgarbo naturalmente per lui stesso ma anche per l'intero circolo del PD cittadino. Fu un errore per la perdita di consensi che Vincenzo si portava dietro e per l'esperienza amministrativa accumulata negli anni che così veniva meno per la lista; uno sgarbo a lui e ai dirigenti del circolo che avevano approvato e proposto la sua candidatura. Vennero fatte altre valutazioni che per alcuni si ritennero a conclusione del voto vantaggiose e vincenti. Ma in casi come questi ognuno può tirare l'acqua al proprio mulino senza per questo trarne conclusioni definite e certe. Resta l'amarezza, compresa da tutti noi, di Vincenzo e quel retrogusto di fregatura che si fa fatica a superare. Tutto qui. E se Vincenzo ogni tanto dice la sua su temi da lui pienamente conosciuti non lo fa per colpire questo o quello, lo fa perché così si è formato alla scuola della politica della trasparenza e dei "pensieri lunghi": franchezza e autonomia di giudizio. Ma mai ha pensato di tirarsene fuori né di pensare a vendette o ad altre consimili bassezze. Non si permettano, perciò,  di usarlo per scopi poco nobili coloro che in passato contro di lui hanno tentato di tutto.

- La nostra città, i suoi problemi, la risoluzione di essi. In mezzo all'oceano di disastri commessi dalla Giunta Cera è veramente complicato ritrovare la rotta. A cominciare dal dissesto che li vede unici e incontrastati protagonisti. L'aver trovato un punto di gestione certa  dei fondi dell' Ambito Sociale di Zona  è un passo decisivo. Siccome costoro traggono conclusioni sconclusionate (scusate il bisticcio ) a quel che si dice o si fa, l'amministrazione riafferma che non di debiti si tratta, né tantomeno di rateizzazione degli stessi, ma di una modalità di erogazione della somma garantita dallo Stato. Nè distrazione, né sparizione, solo gestione oculata e trasparente di fondi pubblici. Quello che, e lo sottolineiamo ancora una volta, il Sindaco-Deputato avrebbe lui dovuto fare ma che altri deputati hanno fatto. Resta a questo proposito inevasa la domanda fatidica: ma se la debitoria è frutto delle scellerataggini amministrative degli ultimi quarant'anni perché si è speso di tutto e di più nei primi tre anni della Giunta-del-Disastro Cera? E, ma questo potrebbe farlo l'attuale amministrazione, a quanto ammontano le spese effettuate, tutte più o meno inutili, tra il 2011 e il 2014? 

Esilaranti risultano poi le tante domande che questa "banda degli onesti" continua a sciorinare sui  media, comprese le interrogazioni dei consiglieri al Sindaco e alla Giunta. Si va dai problemi del commercio alla sicurezza dei cittadini, dagli stalli posti su Corso Matteotti fino alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti e ad altro ancora, fino ai parcometri che non funzionano e chiedono il perché (sic!!!). Il tutto infiocchettato sempre da una parola magica: "programmazione", che vuol dire tutto e non vuol dire nulla. E' come quando non si ha niente da dire e si ricorre al tempo atmosferico. Insomma, essi chiedono agli attuali amministratori quando si decidono a mettere a posto tutto quello che hanno sfasciato. Pare che tra la mole spropositata di interrogazioni ce ne sia una che  batte tutte le altre per spericolatezza logico-razionale: pare, diciamo pare, si chieda al Sindaco quando finalmente sarà ricostruita la Cassa Armonica, pardon il Palco, in Villa Comunale!!!!!  Speriamo che basti.

 

Leonardo Del Mastro e Tonino Cera

Segretario ed ex-Segretario del Circolo "D. Compagnone" -

Partito Democratico S. Marco in Lamis.