Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, giovedì 23 febbraio 2017 -  Non capisco cosa ci sia di tanto straordinario sulla notizia diramata dalla NASA poche ore fa, secondo la quale nell’universo ci sarebbero dei pianeti abitati!! E certo che ci sono!!! Lo si è sempre ipotizzato!!! Nessuno ha delle prove materiali, poichè nessuno è arrivato su quei pianeti abitati. Ma è certo, per il calcolo delle probabilità, che su miliardi di pianeti, che  vagano nel nostro universo, su qualcuno ci sia della “gente” che si stia  ponendo il nostro stesso quesito: “Sugli altri pianeti, c’è vita??”

La “scoperta” è contenuta in una ricerca coordinata dall’Università di Liegi (in Belgio) pubblicata sulla rivista Nature e che la Nasa ha presentato poche ore fa con una conferenza stampa.

In pratica, lontano da noi, 39 anni luce (un anno luce è di 10mila miliardi  di chilometri, e non sono pochi) c’è una stella che noi abbiamo battezzato Trappist-1 intorno alla quale orbita un sistema di 7 pianeti simili al nostro, 3 dei quali potrebbe ospitare la vita come la consociamo.

E questo è tutto?? Potremmo fermarci qui: sono scoperte e conseguenti considerazioni fatte anche in passato, quando altri pianeti, più lontani, hanno dato le stesse “sensazioni scientifiche”. Vale a dire: non siamo soli.

Gli esopianeti (quelli fuori dal nostro sistema solare) scoperti finora sono  quasi 3.500 (e non sono pochi). Considerando che nell’universo ci sono miliardi di galassie, composte da miliardi di miliardi di stelle, intorno alle quali orbitano miliardi di miliardi di miliardi di pianeti; è facile capire che  ci saranno anche milioni di pianeti abitabili.

L’astronomo e fisico statunitense Frank Drake nel 1961 formulò la famosa equazione per dare l’idea dei pianeti abitabili, solo nella nostra galassia, da esseri intelligenti: N = R x fp x ne x fl x fi x fc x L

  Non spieghiamo il significato di tutte le lettere, altrimenti non continuate  a leggere l’articolo. Diciamo soltanto che da questa equazione, Drake sostiene che i pianeti abitabili nella nostra galassia sarebbero quasi 5.000 (e anche questi non sono pochi).

Attenzione: si stima questa quantità di pianeti, considerando solo quelli  abitati da esseri intelligenti, che avrebbero sviluppato una tecnologia almeno pari alla nostra, e quindi capaci di rispondere ai nostri segnali astronomici inviati nello spazio ormai da tanti anni.

La prima cosa che si cerca di capire se esiste sui nuovi pianeti scoperti, è l’acqua. Senza di essa la vita non potrebbe esserci. È da lì che è iniziato  tutto sulla nostra Terra: nell’acqua. Senza questo liquido vitale nulla  poteva nascere e riprodursi sia come flora che come fauna.

Lo stesso discordo sembra che sia valido altrove, anche sugli altri pianeti:  l’acqua sarebbe indispensabile per dare inizio alla vita. Il pianeta Marte era pieno di acqua: infatti possiamo vedere i grandi avvallamenti lasciati e provocati dall’abbondante quantità di acqua salata! (come quella dei nostri mari!!) “Adesso” è tutto prosciugato, adesso inteso chissà da quanto tempo!!

Altro elemento indispensabile per dare vita ad esseri viventi è il carbonio. È presente ovunque, dai tempi del Big Bang. È in tutte le stelle, su tutti i pianeti, è dentro di noi. Quindi, dovrebbe essere anche negli organismi viventi su altri pianeti.

Piano piano ci stiamo avvicinando a quello che a questo punto dobbiamo  dire: sugli altri pianeti abitati, quelli che ci vivono, molto probabilmente  sono come noi!! Abbiamo dei sosia che ci stanno cercando da molto lontano. E noi cerchiamo loro.

Chissà questo incontro ravvicinato quando avverrà. Penso mai: le  distanze sono siderali, e forse il contatto avverrà tramite messaggi inviati (come già stiamo facendo da decenni) con navicelle spaziali e simili. Nelle  quali ci sono incise le nostre caratteristiche fisiche, ci sono le nostre foto, la nostra musica, il nostro dna, tutto ciò che ai nostri fratelli cosmici potrebbe essere utile per farci riconoscere.

E chissà se tra quanto arriveranno le risposte dei nostri “simili cosmici”. Magari ci invieranno allo stesso modo: le loro caratteristiche fisiche, le  loro foto, la loro musica, il loro dna.

E magari sarà tutto uguale a quello che noi gli abbiamo mandato!! È molto probabile!! Quasi certo!! Ci arriveranno sulla Terra le foto di famiglia dei nostri “cugini anni luce lontani”, in divisa da militari e operai, sulle piste da sci e in costume al mare.

Mondi lontani ma uguali!! (Ogni mondo è paese…) 

 

 

Mario Ciro Ciavarella