Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, giovedì 29 giugno 2017 -  La nave faceva impressione: forse 20.000 persone aggrappate dove potevano. Non si è mai contato quel popolo albanese che prese d’assalto la nave “Vlora” e salpò da Durazzo in un giorno torrido di agosto del 1991. E arrivò dopo 24 ore di traversata nel porto di Bari, dopo essere stata respinta da  quello di Brindisi. Cercavano Lamerica (scritta senza apostrofo), gli albanesi. Non l’America, quella lontana, ma quella vicina: l’Italia. Un’America fatta da italiani che dagli schermi delle nostre televisioni davano l’illusione agli albanesi che l’America fosse vicina.

 Oltre 20 anni fa era così. Adesso non più. Lamerica italiana non è più ricca e prospera come quella del 1991. E questo l’hanno capito anche gli albanesi che non arrivano più sulle nostre coste come succedeva negli anni ’90. L’Italia ora è Lamerica povera, dove cercano riparo solo gente che non ha più nemmeno un riparo sulla testa in Africa e in Asia.

 Gli albanesi che presero d’assalto “La Nave Dolce”, come venne soprannominata la nave mercantile “Vlora”, che trasportava normalmente zucchero, in Italia non ci sono più da tempo. Di quell’”alveare umano” che arrivò a Bari, risultarono assenti all’appello solo 1.500 albanesi che riuscirono a vivere da clandestini in Italia. Tutti gli altri venero rimpatriati nel giro di pochi giorni.

 Da quello sbarco improvviso e immane si capì che la caduta del Muro di Berlino aveva avuto un effetto devastante anche nell’unico Paese al mondo che allora si dichiarò ateo. Lo stesso effetto domino che adesso sta avvenendo in Africa del Nord e nel Medio Oriente: la caduta dei rispettivi regimi sta sgretolando interi Paesi in un modo che nessuno potè prevedere, con gravi ripercussioni socio-politiche sul nostro suolo patrio.

 Ma perchè gli albanesi “ci hanno lasciato??” Dopo quell’ondata migratoria  che durò al massimo due anni, non ci furono altri arrivi di carichi straordinari. Avranno capito che Lamerica che cercavano da noi era un’America fatta da gente che sapeva produrre fin troppo bene programmi televisivi, ma che poi la vita di tutti i giorni non era un  varietà.

 Soprattutto Canale 5 attirava l’attenzione degli albanesi del tempo: seguivano spesso i programmi delle tv di Berlusconi. Evidentemente già  all’epoca il Cavaliere decantava fin troppo bene le qualità artistiche del nostro Paese. Riuscendo ad attirare migliaia di albanesi nel giro di pochi mesi.

 Ma poi Lamerica finì. Finì con Tangentopoli, con la Mafia che prese quasi il posto dei terroristi nel mettere bombe per convincere “Qualcuno” a togliere il 41 bis, il carcere duro per i boss mafiosi. Finì con un nuovo  assetto politico: le ideologie che dividevano il mondo in due schieramenti  crollarono nell’arco di una notte: il tempo di abbattere il Muro di Berlino.

 Lamerica italiana è finita da tempo. Da quando l’America è cambiata:  dall’11 settembre. Da quando l’America ha inventato delle guerre. Da quando alcuni terroristi attaccando l’Occidente cercano di vendicarsi per far prevalere gli ideali dell’Oriente. Da quando Oriente e Occidente si sono fusi in una confusione che alcuni chiamano: INTEGRAZIONE!!??

 Da quel momento Lamerica non c’è più: da quando la sinistra e la destra  sono la stessa cosa, l’est e l’ovest lo stesso. Da quando il mondo si è  completamente fuso che non riusciamo nemmeno a capire se quello che ci abita vicino è un amico o un nemico.

 Siamo giunti al punto tale che le Americhe non ci sono più da nessuna parte. Ma ci ritroviamo tutti al Sud del pianeta, dove la povertà e l’instabilità ci abitano da sempre.

 Sound Track: “America” - Gianna Nannini

 

Book recommended: “La polvere del mondo” di Nicolas Bouvier e Thierry Vernet

 

                                                          Mario Ciro Ciavarella