On. Angelo Cera

San Marco in Lamis, sabato 23 maggio 2015 - Anche se, come si può vedere, le notizie non sono allegre, fanno bene i siti locali a dare informazioni ai cittadini sulla situazione finanziaria, e non solo, del nostro Comune. Tuttavia, alcune precisazioni sono doverose. Innanzitutto, non è vero che sono stati persi 700.000 euro per la ristrutturazione del Balilla, come, tra l’altro, ha fatto intendere qualcuno, con lo spirito disfattista del tanto peggio tanto meglio. Il nostro Comune, al momento, è stato solo escluso dalla graduatoria per accedere a tali finanziamenti (non si tratta, quindi, di un finanziamento certo).

 Il motivo dell’esclusione è che mancherebbe una firma digitale (su tre) su un documento. Però, il responsabile dell’Ufficio Tecnico che ha trasmesso la domanda si è detto sicuro che l’errore di ricezione del documento dipende dal sistema informatico della Regione (che ha, infatti, rilasciato una ricevuta nella quale si dice che la trasmissione è avvenuta “correttamente”), tanto è vero che abbiamo dato mandato ad un avvocato esperto in problemi informatici per l’accesso agli atti e per un eventuale ricorso al TAR.

Per quanto riguarda la Fondazione Opera Pia Gravina, effettivamente si sono aperti contenziosi sia per suoli nel piano di zona di Via Celano concessi a cooperative nel 1981 (il contenzioso per l’indennità di esproprio si era bloccato nel 2002 ed è stato ripreso di recente), sia per cubature nello Starale (modificate per una strada traslata nel 1994) e sia per il suolo concesso ad una cooperativa nel 1992/93). Si tratta di richieste che raggiungono cifre di qualche milione di euro, che vanno ad aggiungersi ad un deficit già di per sé molto consistente (ca. 12 milioni di euro).

Anche per quanto riguarda la COLMAR è da precisare che la transazione voluta dall’amministrazione Lombardi non è stata onorata dalla ditta, che ora reclama un risarcimento di 4 milioni di euro. Siamo fiduciosi che il Comune avrà ragione, ma, in ogni caso, ci saranno nuove spese legali per avvocati e per registrazione di sentenze.

Per quanto riguarda la Monte Celano, a me interessa poco che i dirigenti di questa associazione siano noti esponenti di partito che dovrebbero spiegare a 400 giovani perché sono stati esclusi da corsi OS mentre non perdono occasione per insultarmi personalmente. Il fatto è che non sono state pagate somme considerevoli per i locali comunali (scuola di Via Compagnone) che occupano e per spese come acqua, luce, ecc.

Per quanto riguarda i dipendenti comunali, per me non sono capri espiatori. Io faccio solo rilevare che la macchina amministrativa del Comune è un problema serio e, se non si riuscirà a farla funzionare adeguatamente, sarà impossibile risolvere qualsiasi problema.

E’ vero, poi, che sono a rischio spese essenziali per i mancati trasferimenti di fondi dallo Stato e per le misure di tagli e di imposte decise dal governo nazionale.

Lunedì 25 maggio il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare il rendiconto del 2014 e la trasformazione della natura giuridica dell’Ambito dei Servizi Sociali per cercare di venire a  capo dell’ammanco di ca. 4 milioni di fondi per tale ambito che sono stati usati dalla precedente amministrazione Lombardi come cassa e che ora devono essere restituiti agli altri comuni con gli interessi.

Invito tutti i cittadini e gli organi di informazione ad assistere ai lavori del Consiglio ed a venire al Comune per prendere visione ed avere copia della richiesta di chiarimenti che il Ministero dell’Interno ci ha rivolto per il piano di riequilibrio finanziario, che vogliamo rendere pubblica insieme alle risposte che daremo ed a cui speriamo concorrano con spirito costruttivo anche le opposizioni.

I nostri concittadini hanno bisogno di informazioni corrette e non solo di insinuazioni e sterili polemiche. I fatti e le date parlano chiaro: la mia amministrazione è diventata quella costretta ad affrontare tutta una serie di cause giudiziarie (siamo a quasi un milione di euro solo di spese legali), di procedimenti sbagliati, di distrazione di fondi, di bilanci gonfiati e non veritieri accumulati in decine di anni.