Maria Schiena

San Marco in Lamis, domenica 4 giugno 2023 - Venerdì sera, nell’accogliente auditorium della Fondazione “Pasquale Soccio”, si è svolta la presentazione del libro “Una vita per l’Arma. Una breve biografia del M.llo Matteo Sassano” di Paolo Innocenti. La manifestazione è stata organizzata dall’A.N.C. (Associazione Nazionale Carabinieri) di San Marco in Lamis che con questo evento ha voluto ricordare il coraggio e l’alto senso del dovere che ha contraddistinto la vita del Maresciallo Sassano. 

Questi, nativo di San Marco in Lamis, è entrato in giovane età nell’Arma operando nelle Caserme di varie Regioni italiane. In Alto Adige ha incontrato Claudia, la donna  della sua vita, con la quale è vissuto felicemente fino alla sua morte, avvenuta  pochi mesi fa.Il presidente dell’Associazione, l’avvocato Antonio Nardella, ha ripercorso le tappe della lunga carriera del maresciallo Matteo Sassano, mentre l’avvocato Angelo Ciavarella, in qualità di rappresentante della Fondazione, ha sottolineato l’importanza del senso della legalità nell’educazione delle giovani generazioni, ricordando che questo tema era fortemente sostenuto  dallo stesso Pasquale Soccio. Poi è stata la volta del Maresciallo Sassano, che ha voluto rivivere insieme al pubblico presente gli avvenimenti che più lo hanno emozionato e segnato nell’anima, soffermandosi sulla figura dei Carabinieri Giuseppe Savastano ed  Euro Tarsilli, caduti sotto i colpi dei  terroristi di “Prima Linea” il 21 gennaio 1982 sul raccordo Siena-Bettolle.

 Infine la Prof.ssa Maria Schiena ha letto il capitolo del libro “Una vita per l’Arma” in cui viene riportato il fatto tragico accaduto nel carcere di San Gimignano tra il 9 e il 10 agosto 1975. Questa storia, tenuta segreta per più di 30 anni, è stata divulgata solo nel 2008, in occasione dell’incontro tra Matteo Sassano e Riccardo Berti, un giornalista della Rai, sequestrato dai rivoltosi e sopravvissuto grazie alla tempestiva azione  di quel coraggioso Carabiniere Scelto.

E solo dopo questo frangente, in cui il giornalista ha incontrato finalmente la persona che gli aveva salvato la vita, è stata resa nota la dinamica di quanto accaduto in quei caldi giorni di agosto, quando due reclusi, Renato Mistroni e Severino Turrini, hanno provocato una rivolta dei detenuti riuscendo a sequestrare 16 persone: 8 guardie pentenziarie, 2 magistrati, 5 giornalisti e un medico che era intervenuto per  assistere uno dei sequestrati  colto da malore. Questo episodio non ha avuto una conclusione ancora più tragica e violenta grazie all’intervento risolutivo del nostro Maresciallo. A conclusione della manifestazione, il Presidente Antonio Nardella ha consegnato all’ospite d’onore una pergamena su cui era scritta la seguente frase: “ Al Maresciallo Matteo Sassano  In segno di stima e profonda gratitudine per il suo coraggio e senso del dovere”

di  Maria Schiena