Raffaele Fino

San Marco in Lamis, giovedì 24 agosto 2023 -  Il 28 dicembre 2020 pubblicai una nota sulla via intitolata a Sacco e Vanzetti, a Borgo Celano, regolarmente deliberata dal Consiglio comunale e scomparsa, da anni  dal riquadro disegnato all'inizio della via, in cui si legge Via Montenero. Chiedevo al Sindaco di ripristinate l'esatta intitolazione, come da delibera di Consiglio Comunale. Il Sindaco, su facebook, assicurava il suo interessamento. Avrebbe dato le dovute istruzioni all'ufficio competente per la toponomastica. A oltre due anni e mezzo dalla segnalazione, la via riporta ancora l'intitolazione : Via Montenero, mai deliberata dal Consiglio Comunale. 

Oggi ricorre l'anniversario della morte di Sacco e Vanzetti.  Sarebbe bello se nei prossimi giorni ritornasse l'esatta intitolazione. Approfitto della segnalazione per fare presente ai responsabili dell'ufficio anagrafe del Comune  che sarebbe anche opportuno, nel prossimo consiglio comunale, inserire un accapo per l'intitolazione della traversa posta a sinistra, andando verso San Giovanni, immediatamente prima dell'incrocio per Foggia, come Via Montenero, sanando, così una situazione di palese illegalità e non portando alcun disagio alle famiglie che abitano in quel breve tratto di strada, che sui documenti riportano Via Montenero.Si allega alla presente la documentazione unita alla precedente segnalazione del 28 dicembre 2020.

 San Marco in Lamis 23/08/2023 

 

Raffaele Fino


 

 

Mi ricordo – 3

Sacco e Vanzetti

La via da ripristinare

 

            Ultimamente, quando tornavo da Foggia e mi fermavo all'incrocio di Borgo Celano, allo stop,  provavo spesso una strana sensazione. C'era qualcosa che non andava. Chiaramente non andava (e non va) l'incrocio, con la sua scarsa visibilità. Ma c'era qualcos'altro. Un ricordo che non affiora.  Finché un giorno, quest'estate, leggendo un articolo su Alias, (il settimanale sui libri de        il manifesto) tutto si è incominciato a chiarire.

            L'articolo ricordava l'arresto di Sacco e Vanzetti, avvenuto, cento anni fa, il 5 maggio 1920. Ne ripercorreva le vicende sino all'esecuzione capitale dando conto pure delle iniziative che continuarono  dopo  la loro morte, fino alla  riabilitazione nel 1977.

            Cosa c'entrano Sacco e Vanzetti con l'incrocio di Borgo Celano? C'entrano eccome. Perché mi sono ricordato che era stata loro intitolata una via nel lontano 1982, sindaco Giuseppe Soccio.   Per esserne sicuro sono andato subito a consultare l'ottimo libro “Fra orti e mugnali” di Matteo Ciavarella e lì trovavo la conferma che non mi sbagliavo.

            Così Matteo Ciavarella nel citato libro (pg. 186 ):

           

            Sulla strada provinciale per Foggia, subito dopo il bivio. Denominazione deliberata dal Consiglio comunale nella seduta del 6 febbraio 1982. (la n. 583 n.d.r.)

            Dedicata agli operai italiani Nicola Sacco, di Torremaggiore, e Bartolomeo Vanzetti, piemontese, emigrati in America, accusati di aver ucciso nel 1920 a scopo di rapina due impiegati di South Braitree (Massachussetts). Poiché contro di essi non vennero raccolte prove decisive di colpevolezza, l'opinione pubblica mondiale si convinse che essi vennero accusati soprattutto per la loro appartenenza al movimento anarchico. Petizioni da tutto il mondo invocarono invano la grazia per i due, che vennero giustiziati il 23 agosto 1927.”

 

            Mi sono, così, ricordato  anche che all'inizio la via riportava l'esatta intitolazione (vedere l'allegata planimetria), poi scomparsa. Quando? Perchè? Non sono ancora riuscito a darmi una spiegazione.  Al suo posto oggi si legge Via Montenero, mai deliberata. All'ufficio anagrafe del Comune risulta una scheda  che riporta la dicitura “Via Sacco e Vanzetti”, senza alcun residente, mentre alla Via Montenero risultano residenti sette nuclei familiari.

            Siamo in presenza di una “stranezza” operata in contrasto con il deliberato del Consiglio Comunale, che non si può tollerare. Una strada con due intitolazioni: una deliberata dal Consiglio Comunale, l'altra no. E' legale tutto ciò?

            Facciamo  appello al Sindaco, che non centra niente con la vicenda (fino a questo momento), all'assessore al ramo, al Responsabile del Settore Urbanistica e toponomastica, al Segretario comunale, affinché sia ripristinata l'originale intitolazione e sia conservata la memoria dei due operai italiani, morti innocenti perchè anarchici e immigrati. (“ Se anche non fossero colpevoli di assassinio – disse l'accusatore Katzman – sono colpevoli di socialismo”).

            Come ricorda Matteo Ciavarella nella nota citata,  la vicenda suscitò indignazione in tutto il mondo. Ci furono proteste,  marce, appelli, petizioni e prese di posizione di artisti, poeti, scrittori ecc.

            Molti i governi che intervennero per fermare l'esecuzione, ivi compreso quello italiano.

            Niente da fare.

            La notte del 23 agosto 1927 l'esecuzione ebbe luogo.

            Sacco e Vanzetti da quel momento continuarono a vivere nella memoria di tutti i democratici, ( e vogliamo che la loro memoria  continui a vivere anche a San Marco ripristinando la via a loro dedicata) grazie anche alle opere, appunto, di artisti e intellettuali vari.

            Ne ricordiamo  solo alcuni. George Grosz, pittore, con la sua Statua della Libertà (1927) che impugna, invece della fiaccola, una sedia  elettrica; Ben Shahan  con il ciclo di dipinti dal titolo The passion of Sacco e Vanzetti (1929 e 1967); Giuliano Montaldo  con il film Sacco e Vanzetti (1971), musiche di Ennio Morricone e Joan Baez,  che sulle musiche dei titoli di apertura del film compose la canzone Here's to You.

            Le loro vicende vennero cantate anche con i modi delle ballate popolari proprie dei cantastorie. La  più famosa è Sacco e Vanzetti, ripresa da Francesco De Gregori e Giovanna Marini nel cd  Il fischio del vapore. Significativo anche il canto in dialetto napoletano Lacrime e' cundannate, entrato nel repertorio della Nuova Compagnia di Canto Popolare.

            Vasta la bibliografia. Segnaliamo in particolare gli articoli e i libri di Luigi Botta che si interessa del caso da oltre un cinquantennio. Tra l'altro ha pubblicato : Sacco e Vanzetti: giustiziata la verità (1978), con l'introduzione di Pietro Nenni; La marcia del dolore (2017),cronaca dei funerali e del viaggio delle loro ceneri dagli USA ai paesi natali; Le carte di  Vanzetti ( 2019 ).

            Mi auguro, sinceramente, che si diano le disposizioni necessarie per ripristinare la via così come deliberato dal Consiglio Comunale.

            Che questo centenario (sono gli ultimi giorni) non passi invano. La memoria vale.

                             

             28 dicembre 2020

 

            Raffaele Fino

 

            (Testo pubblicato)