Antonio Del Vecchio

 San Giovanni Rotondo, lunedì 15 febbraio 2016 -  Dopo una serie di successi minori o forse poco pubblicizzati per colpa del tema o dell’organizzazione, finalmente anche per lui è giunto il grande giorno del successo e del riconoscimento per la sua straordinaria performance in campo creativo, di cui in seguito si dirà. Il riferimento è a Filippo Perna, 38 anni di San Giovanni Rotondo, vincitore del concorso nazionale per il logo “Spim”. Affermazione, quest’ultimo, ottenuta fuori dalla sua terra, a conferma, ancora una volta, dell’infallibilità del noto detto in latino” Nemo propheta acceptus est in patria” (nessun profeta è gradito in patria), riferito dai Vangeli.

  Tanto per significare che difficilmente si possono vedere riconosciuti i proprî meriti, o comunque i meriti di una persona, nel proprio paese (dove si è per lo più conosciuti come uomini comuni, e con le debolezze di questi), o per lamentare il fatto che spesso l’incomprensione dei proprî conterranei costringono gli uomini di valore a cercare il successo lontano dal proprio. Parimenti è accaduto al Perna, riconosciuto in quel di Genova , come uno dei designer tra i più creativi ed originali dello Stivale. Infatti, è giunto primo, infatti, al predetto concorso intitolato “Spim Brand Contest”, che ha dato un nuovo logo alla società per il patrimonio immobiliare del Comune di Genova, denominata appunto Spim. Alla prestigiosa competizione vi hanno partecipato 108 designer , tra i più noti e creativi d’Italia.

 Alla scelta del finalista si è pervenuto durante la presentazione dei migliori dieci progetti al Talent Garden degli Erzelli, in presenza del sindaco Marco Doria e dell’assessore allo Sviluppo economico Emanuele Piazza.  Il compito del bando era rinnovare dal piccolo l’immagine di una società del Comune, secondo i commenti rilasciati a caldo, al fine di affermare la “dinamicità” della città di Colombo. Ed è stato proprio questo storico personaggio a mettere in moto la fervente fantasia del giovane Perna, lontano mille miglia dalla entità e qualità di una semplice società per immobili.   Non a caso il simbolo vincitore ha visto come idea - forza il Porto antico della metropoli ligure, quello stesso da dove è partito secoli addietro il dinamico ed avventuroso scopritore delle Americhe.

 Il logo rappresenta, infatti, questo luogo-simbolo con un originale “pittogramma” , dove mare-costa e paesaggio urbano si ritrovano in un “unicum” inscindibile di luci e colori. Con esso il Perna ha vinto i tremila euro in palio, “facendo fuori” i suoi più diretti e validi concorrenti, che hanno espresso la loro creatività in variegati e non di meno modi e forme originali. Si tratta di: Francesco Stinco di Pisa, architetto e ingegnere edile, che ha prodotto un logo basato esclusivamente sul colore rosso; Simona Di Francesco di Nuoro che si è limitata a disegnare un “zigzag”, simbolo legato-secondo gli esperti – all’idea della rinascita; Fabio Troyli di Roma e Ylenia Petrini , che si sono espressi con motivi geometrici; il napoletano Giuseppe Graziano che si è concentrato sulla “essenzialità”; Stefano Franchi di Milano che ha preferito il “ business”; Alice Ranieri di Forlì, che ha costruito, dal canto suo, un’insieme di forme cubitali e caratteri tridimensionali.

 Tra i finalisti c’era pure Giacomo Renzi, 19 anni appena di Pesaro e Filippo Sorgente del Trentino, il più anziano con i suoi 66 anni, che ha usato un linguaggio espressivo esclusivamente da Web. Per l’opera creativa del vincitore si è dichiarato il più soddisfatto il presidente di Spim, Stefano Franciolini, che, si promette dal logo un cammino più spedito per la società immobiliare da lui rappresentata. Va da sé che l’avvenimento in parola è stato ripreso con enfasi dalla stampa cartacea ed online non solo ligure, ma anche di levatura nazionale, come la Stampa di Torino, che hanno inneggiato in coro, rilevando le straordinarie e talentuose qualità del vincitore, uomo del profondo Sud, al pari di tanti altri geni italiani del settore, come Donato Coco di Rignano Garganico, designer automobilistico tra i più importanti del pianeta. Perna è il secondogenito di quattro figli, appartenenti ad una modesta ed attiva famiglia, capeggiata da papà Pasquale, ex - vigile urbano, e da mamma Grazia, ex dipendente di Casa Sollievo.

 Il designer, dopo aver abbandonato per motivi economici gli studi di ingegneria informatica al Politecnico di Torino, ha sempre vissuto e lavorato nella città di San Pio. Qui per diversi anni ha avuto modo di sviluppare le sue doti creative, quale raffinato tecnico-grafico presso una rinomata tipografia locale, ora chiusa a causa della crisi del settore. L’unico sogno incompiuto di Filippo sul piano lavorativo resta quello della laurea, anche se sa bene che per lui la stessa è solo un ornamento, avendo battuto in moltissimi concorsi, compreso quello di Genova, valenti professionisti del settore, spesso pluri laureati. Ad Maiora!