Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, lunedì 25 luglio 2016 -  Detto, fatto. Piccola grande festa “privata”, svoltasi ieri nel cuore del bosco, a San Marco in Lamis. A promuoverla è stata la segretaria comunale di Rignano Garganico, Marilena Soccio unitamente al marito già  medico specialistico, entrambi nativi e residenti nella prima città. Tanto  per il pensionamento dell’interessata, destinata dal primo agosto prossimo a lasciare definitivamente il servizio attivo, per indossare forse  le vesti della casalinga tutto fare.

 Non a caso la prima dimostrazione del suo “savoir faire” l’ha intesa dimostrare da subito, preparando personalmente ed offrendo ai suoi ospiti  un lauto banchetto, a base di piatti della cucina locale e di prodotti biologici del posto. C’era tutto lo staff di amministratori e dipendenti del Comune di servizio (pressoché ininterrotto dal 1981 ad oggi), con il   sindaco Vito Di Carlo in testa.  Precisamente festa e pranzo hanno avuto luogo all’aperto davanti alla casetta di una delle tante “cesine” che un tempo fornivano lavoro e sussistenza ad una miriade di famiglie contadine, che qui avevano tutto, persino una edicola con l’immancabile statua di San Michele, cui rivolgere la preghiera quotidiana, come nel caso.

L’anzidetta casa di campagna è fornita anche di forno, cisterna, orto e quant’altro, indispensabile per vivere anche oggi in tranquillità lontana dal chiasso e confusione della vita moderna e a contatto con la natura e lo Spirito del divino.  A qualche chilometro di distanza, c’è anche l’antica ed ambita “ casa - vigna” di Pasquale Soccio, dove ha composto il suo “Gargano segreto”, opera assai apprezzata ed avvertita dal  letterato sammarchese, considerato  uno dei più grandi e seguiti del Novecento Italiano. Nel pomeriggio inoltrato la comitiva si è sbizzarrita, giocando a calcetto e a golf, dominato letteralmente da due simpatici animatori nati nell’arte dello sport e in quello della parola, quali si sono  rivelati i Giovanni e Michela.

  La festa, come pure la tavola, è durata fino a tarda sera, allorché la “festeggiata” ha avuto modo di salutare commossa il pubblico presente con un “Arrivederci!”, che significa un “ non perdersi” in un mondo dove la memoria di cose e persone talvolta durano lo spazio di un giorno. Per Marilena non sarà così, perché lascia in Rignano una traccia indelebile non solo della professione ma anche della sua intensa umanità.

N. B. per saperne di più sulla segretaria Soccio, si veda: rignanonews.com, sanmarcoinlamis.org, stato quotidiano; l’Attacco.