Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, giovedì 9 novembre 2023 -  E’ un brutto periodo per la politica rignanese, che continua a perdere colpi nelle istituzioni pubbliche esterne riducendo i propri rappresentanti al nulla assoluto. E’ di ieri la notizia dell’esclusione dal direttivo del Parco Nazionale del Gargano di rappresentanti del più piccolo comune del Promontorio, mentre entrano San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, Lesina e Rodi Garganico.

E’ un periodo molto buio per la cittadina garganica, che, complice una classe politica (di maggioranza e di opposizione) non proprio determinante, continua a scontare l’onta dell’indifferenza. In passato i politici rignanesi sono arrivati a traguardi inimmaginabili alla Comunità Montana del Gargano, alla Provincia di Foggia, ai vertici e nelle direzioni strategiche dell’ASL di Foggia e dei Riuniti, negli Enti di Bonifica Montana e di Capitanata.

Erano altri tempi, c’erano altre figure politiche in paese che, nel bene o nel male, riuscivano a far parlare continuamente di Rignano all’estero e a far contare le esigenze di rappresentanza dei Rignanesi sui tavoli istituzionali e contrattuali che contano. Speriamo nel prossimo futuro, ma visto il presente se non accade nulla di nuovo e se non scende in campo qualche personaggio capace di cambiare le regole del gioco, la vediamo dura sulle capacità della politica locale di tornare a gestire il potere che conta. Per i Rignanesi, per una paese che sta lentamente morendo, anche per mancanza di rappresentatività esterna.

Questo non vuole essere un attacco alla Pubblica Amministrazione, ma in generale una riflessione sulla consistenza e sul potere contrattuale dell’attuale classe dirigente di maggioranza e di minoranza. Perché se la maggioranza non riesce ad emergere un po’ di colpe sono anche dell’opposizione che continua a non spronare, anzi che continua a non esistere. Per finire, ora non resta che puntare sulle prossime Elezioni Provinciali del giugno 2023, durante cui si potrebbe puntare su un rappresentante locale. E perché no sperare nelle Regionali. I tempi sono stretti e occorre partire fin da oggi. Intanto salutiamo i nuovi rappresentanti del Parco, invitandoli a pensare anche alla piccola Rignano Garganico.