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Foggia, domenica 25 febbraio 2024 -  L’artista Nicola Liberatore è presente nella mostra collettiva “ La lacerazione della condizione d’artista”, Spazio Vitale Arte Contemporanea, Aversa, 23 febbraio – 06 marzo 2024, con l’opera “Ex Voto” e nel catalogo # 2, SPAZIO VITALE, artists exhibition gallery residence, Gutenberg edizioni.  Nicola Liberatore nasce a S. Marco in Lamis (Foggia) nel 1949. Nel centro garganico trascorre la sua infanzia e parte dell’adolescenza, assorbendone il grande substrato culturale e sacrale, la cui memoria sarà poi fonte primaria della sua arte.

Nel 2004 i critici L. Caramel, T. Carpentieri, P. Marino, gli conferiscono il Premio Paolo VI nell’ambito della Terza Triennale d’Arte Sacra di Lecce. Lo stesso anno viene invitato da Giorgio Di Genova alla mostra Luce, vero sole dell’arte, presso il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 “P.Bargellini”, di Pieve di Cento (Bologna). Nel 2011 è invitato alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Palazzo delle Esposizioni, Torino.

Nel 2013 espone in una mostra personale il sacro, l’uomo, l’arte a cura di Guido Pensato, presso Villa Soragna, Collecchio (Parma) e partecipa a Napoli alla mostra Paleocontemporanea, curata da Holger Milkau.Nel 2016 è tra gli artisti invitati a rappresentare il Genius Loci pugliese nell’omonima rassegna curata da Clara Gelao presso la Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giacquinto” di Bari. Nel 2018 la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia gli ha dedicato una mostra antologica, ri-velazioni, curata da Gaetano Cristino. Nell’aprile 2023 espone in una mostra personale, Luoghi, Madonne e Angeli al Museo Civico di Foggia . Dal 21 dicembre 2023 al 12 gennaio 2024 espone opere site specific, presso l’Archivio di Stato di Foggia, Palazzo Filiasi.

“La chiave di comprensione di tutta l’opera dell’artista garganico, palesata in numerose mostre  personali, è il suo “persistente indagare sulle possibili evidenze estetiche, ma anche simboliche, dello stratificarsi, sugli oggetti, del tempo e delle manipolazioni, intenzionali o meno”. “Il mio assillo è la relazione tra la materia e il tempo” sostiene Liberatore. E in effetti questo continuo tessere e riannodare passato e presente, valori magici ed istanze razionali, mondo contadino e società industriale, lo porta a sperimentare combines, tra materiali e tecniche diversi, sempre più suggestive e poetiche dove la spiritualità costantemente si rinnova”.