Redazione

San Marco in Lamis, martedì 17 settembre 2019 -  Davanti al pubblico delle grandi occasioni l'Asd San Marco cede nel finale 2 a 1 dopo essere passata in vantaggio. La prima dell'Asd San Marco del presidente Aniello Calabrese in Eccellenza, la massima serie regionale, sembrava destinata ad uno zero a zero per la poca concretezza degli ospiti dell’Unione Calcio Bisceglie e per la scarsa precisione sotto rete dei locali che hanno mancato almeno tre ghiotte occasioni.

Al 35’ st, invece, da calcio d’angolo dello specialista Coco, nasce la prima rete da una prodezza di Salerno che, appostato sul palo lontano, al volo ha schiacciato la palla a terra facendola finire nell’incrocio alto opposto. Di Bari, portiere ospite, non può nulla. A dieci minuti dal termine sembra il gol della vittoria, quella che tutti si aspettavano in un’occasione così speciale. Dopo solo qualche minuto D’Amaro, dalla destra, calcia “a giro”, Di Bari non c’arriva ma la palla si stampa sulla parte bassa della traversa e torna in campo. Al 38′ st Salerno è vistosamente trattenuto in area da Di Giorgio, l’arbitro vede la simulazione ed ammonisce l’attaccante sammarchese e mister Iannacone in panchina per proteste. I Biscegliesi, evanescenti per tutta la gara, che fino ad allora non avevano mai calciato verso la porta di Ruznic, al 41′ st, trovano la zampata di Incredda che fulmina, sul primo palo, la difesa locale su un cross basso da destra. Compierchio, al 47’ st, da destra, si accentra e, dalla lunetta, fa partire un tiro non irresistibile che Ruznic non vede partire perché coperto da compagni ed avversari. La beffa è servita.

Il San Marco dei primi 30’ è stato quello bello e organizzato, quello che i tifosi hanno apprezzato nello scorso anno e che meritava il vantaggio al 15’ pt, in un’azione-capolavoro partita dal piede di Iannacone che serve Salerno che fa correre sulla sinistra Quitadamo, la palla al centro per Viola va solo messa in rete, invece il giovane centrocampista, classe 2002, di testa, esalta Di Bari che compie il miracolo e sventa. Al 30’ pt Quaresimale serve al centro dell’area una palla a De Cesare, il difensore, in equilibrio precario, manda sopra la traversa. Dopo una “murata” di Grasso, al 32’ pt, su una conclusione del biscegliese Zinetti, al 45’ pt lo stesso esterno alto non approfitta di un veloce contropiede iniziato da Salerno che, in verticale, appoggia a Quitadamo che fa venti metri per poi servire un assist prezioso, da finalizzare a rete, Grasso invece di puntare la porta e costringere al fallo il difensore avversario, prova ad accentrarsi permettendo il recupero degli ospiti.
Il tempo si chiude con il San Marco che arretra e lascia l’iniziativa agli ospiti.

Con lo stesso refrain comincia la ripresa: la U.C. Bisceglie manovra, fa molto possesso e crossa tanto dagli esterni senza mai però arrivare ad una conclusione che sporchi i guanti di Ruznic. Solo al 6’ st il giovane Papagni, 2000, raccoglie una respinta difensiva di De Cesare e, di collo-pieno, scheggia la parte alta della trasversale avversaria. Nonostante il San Marco faccia tanta fase difensiva non disdegna con Quitadamo e Salerno interessanti ripartenze. In una di queste il pivot locale, imbattibile di testa, rifinisce per Molenda, subentrato a Quaresimale, non ancora in perfette condizioni, che si accentra, saltando due avversari, e batte a colpo sicuro. Di Bari ci metti i piedi e rimedia ancora con molta bravura. Il pari sarebbe stato il risultato più giusto, almeno un punto per mister Iannacone, buoni i suoi sessanta minuti in campo, e i tanti tifosi presenti sugli spalti lo hanno meritato sul campo. La squadra ha dimostrato nell’arco del match di potersi giocare la salvezza in questo difficile campionato. E’ necessario che la squadra abbia da subito più minuti nella gambe e si cali, al più presto, in un campionato dove si sbaglia poco e tutto può succedere fino al triplice fischio.

Le parole di mister Iannacone al termine della gara: "Abbiamo iniziato questo campionato in grande emergenza con diversi acciaccati e squalifiche residue, ma come Domenica scorsa, anche oggi credo che chi sia sceso in campo abbia fatto molto bene. Abbiamo affrontato una gran bella squadra che per lunghi tratti ha tenuto il pallino del gioco, anche per nostra scelta, ma che raramente è andata alla conclusione. Abbiamo rischiato qualcosa negli ultimi venti minuti per provare a vincerla mettendo ragazzi anche in ruoli inediti ed era andata bene. Dopo il gol la traversa e poi un sacrosanto rigore negato a Salerno addirittura ammonito per simulazione, errore gravissimo del direttore di gara. Poi gli ultimi minuti fatali. È successo già col Vieste in Coppa di essere stati raggiunti al novantesimo evidentemente dobbiamo gestire meglio quest'ultima fase della gara. Abbiamo disputato due gare in grandissime difficoltà fisiche e numeriche senza demeritare e questo deve darci la forza di credere di poter raggiungere i nostri obiettivi. Cresceremo".