Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, lunedì 9 ottobre 2017 -  Sarà stata la fame che avrà annebbiato la vista di qualche ladro, e una bicicletta lasciata solo per 5 minuti sulla spiaggia di Castel Volturno (Caserta) sarà sembrata una Maserati a due ruote!! Con ai lati dei borsoni  dove erano conservati  i ricordi di un lungo viaggio che durava da 11 mesi e percorso fino a quel momento qualcosa come 15.000 chilometri. Tutto questo viaggio, fatto da un ragazzo francese insieme alla moglie,  lo stavano concludendo in Francia dopo essere partiti da Hong Kong.

Nella foto la bicicletta rubata, chi la vedesse può ricordare al ladro che si tratta di una bicicletta abbastanza usata e che probabilmente non farà tanti chilometri ancora, vista la provenienza e la durata del viaggio già fatto.  In questi casi molti si indignano, la polizia brancola nel buio, nessuno confessa e tanti accusano! Siccome in zona Caserta la presenza di migranti e derivati  è molto alta, i campani dicono che la bicicletta è stata rubata dagli “ospiti indesiderati”. Ascoltando tali ospiti, gli stessi dicono che i ladri sono i casertani!  Naturalmente quello che preoccupa soprattutto il proprietario della bicicletta non è tanto il mezzo a due ruote in sé, ma  tutto il materiale che aveva conservato e che si stava faticosamente portando a casa da un lunghissimo viaggio intorno al mondo!! Ha perso telefonini, macchine  fotografiche, souvenir e tutto ciò che da un viaggio ognuno di noi sente il bisogno di conservare.

 E va bene così… Etienne Godard, il ragazzo derubato potrà dire che quel  viaggio è terminato lì, a Castel Volturno. Se “Cristo si è fermato a Eboli” così come constatò lo scrittore Carlo Levi negli anni ’30 quando venne confinato dal fascismo in Basilicata, Etienne Godard e la moglie potranno intitolare la loro disavventura “Cristo si è fermato a Castel Volturno”.  E ce lo meritiamo tutto, questo possibile titolo del reportage che farà Etienne appena rientrerà in  Francia !!!

 Adesso molti commentano che la colpa è anche un po’ del proprietario  della bicicletta: “Ma non lo sai che se fai il giro del mondo dall’Italia non ci devi passare?”, “Mannaggia a te: ma non potevi comprare una catena?”,  “Ma se da Hong Kong dovevi andare nel nord della Francia, ma che cazzo ci passi a fare da Castel Volturno?”, “Cari ladri, se proprio la bicicletta vi serve, i borsoni dove ha la roba dentro ridateglieli indietro, con i borsoni pieni!!”, “Ma il tuo viaggio intorno al mondo non potevi farlo finire in Italia?”, “Passare per Castel Volturno significa che ti eri perso, perché non ti sei comprato il GPS?”, “Ma non potevi viaggiare in aereo come fanno tutti?”, e così via con i commenti sui social.

 Il “bello” di questi episodi è che appena sono di dominio pubblico, subito nascono le varie ipotesi stragiste su come potrebbe essere usata una bicicletta. Qualcuno dice che una bicicletta sospetta del genere  potrebbe servire come “bici-bomba”: considerato che ha dei borsoni laterali, basta riempirli con dell’esplosivo e indirizzarla verso un parcogiochi. Oppure considerato che la bicicletta non ha la targa, la si può usare per fare  qualsiasi tipo di reato, nessuno risalirebbe al legittimo proprietario, anche perché è rubata!!

 Altri ipotesi su come utilizzare la bici rubata: se si riesce a rubare un’altra bicicletta della stessa grandezza e colore, le si potrebbero unire in nodo da fare un tandem con due imbecilli sopra che si lanciano sulla folla, in modo  tale da fare il doppio dei danni, visto che si tratta di una bici… a due piazze.

 Oppure, se si tolgono le ruote e al loro posto si mettono degli sci, la strage potrebbe essere organizzata durante una settimana bianca in Valtellina, lanciando la bici-kamikaze su gioiose famigliole che hanno appena fatto la loro discesina libera e aspettano che l’ultimo componente della famiglia passi sotto lo striscione del traguardo. E invece arriva la bici-kamikaze con un terrorista vestito di bianco (come la neve…)

 L’importante è che questa bicicletta, anche se non venisse restituita al proprietario, sperando che il materiale raccolto intorno al mondo venga restituito almeno quello, possa servire a qualcuno per arrivare a destinazione dove raccoglie tutti i giorni pomodori a un euro l’ora!

 Soundtrack: “Ladri di biciclette” 

 Film recommended: “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica

 

Mario Ciro Ciavarella