avv. Raffaele Daniele

San Marco in Lamis, domenica 9 maggio 2021 -  Molti dicono e fanno tutto e il contrario di tutto, mentre credo che ognuno di noi deve avere una propria coerenza, dato essenziale per agire e confrontarsi con gli altri; bisogna essere coerenti indipendentemente dalla condivisione o meno delle idee di chiunque, nel rispetto di tutti, in primis però bisogna aver rispetto di se stessi.

Abbiamo creato un gruppo politico che ha una direzione ben precisa, in ambito specifico, ossia un centrodestra senza se e senza ma, con una candidatura di chiara espressione politica e fortemente alternativa alla sinistra. La nostra politica, la politica che ci accomuna, non è quella che sposta pacchetti di voti in cambio di incarichi e poltrone varie, ma piuttosto quella che sta veramente accanto a tutti, che conosce i problemi che affliggono tutta la nostra cittadinanza e tutte le categorie di cittadini.

Vogliamo ormai essere padroni delle nostre azioni e del nostro futuro, e non avere ancora la classe politica e dirigenziale che nel corso degli ultimi quarant’anni ci ha affossati con debiti spesso pareggiati nei bilanci con crediti prescritti e inesigibili, facendoci ritrovare con un deficit enorme. Sono proprio gli Stessi che ora cercano di individuare soggetti e classe politica a cui attribuire colpe, così come hanno dimostrato i documenti del dissesto, salvo poi chiedere agli altri come mai.

Voi che avete sempre governato vi chiedete e sopratutto chiedete a noi come mai il nostro Comune ha un debito di 12/13.000.000,00 milioni di euro? Chi avrebbe dovuto leggere e studiare i documenti che poi hanno portato al deficit odierno? Si ricorda a tutti noi che negli ultimi quarant’anni si sono succedute Amministrazioni di cosiddetto centro e centrosinistra, precisamente dal 1983 al 1993, e successivamente Amministrazioni del PD dal 1993 al 2001 con Galante, una parentesi data dall’Amministrazione Tenace dal 2001 al 2005, l’unica forse di centrodestra, e poi ancora Amministrazioni di centrosinistra, Lombardi e Merla, con in mezzo l’Amministrazione del sindaco Cera, dal quale sono stato chiamato, pur candidato in una lista contro (lista civica D.O.C.), a ricoprire la carica di assessore per un breve periodo.

Sicuramente quindi nessuna responsabilità, politica o diversa, può avere chi non ha mai governato. Proprio in virtù di tutto questo noi, come gruppo politico, non accettiamo l’idea di allargare indistintamente a tutte le forze politiche, o meglio a tutti i personaggi politici che ogni tanto fanno capolino, o che migrano continuamente da un partito all’altro, da una coalizione all’altra e poi ritornano per ricandidarsi nella prima, a seconda delle proprie necessità, oppure al solo fine di non far vincere Tizio, o di affossare Caio.

Vincere con tutti dentro significa vincere le elezioni con non si sa chi e non riuscire ad amministrare perché magari bloccati da soggetti politici e/o fazioni politiche, che poi ripeto sono gli stessi che ci hanno governato negli ultimi quarant’anni. Non siamo disposti ad apparentarci con chiunque o a fare qualunque cosa per poter vincere le elezioni. I nostri obiettivi sono precisi e condivisi, ossia un gruppo unito, di gente pulita, con un programma semplice ed attuabile, con particolare attenzione alla sicurezza, all’ambiente, alla cultura, dialogando con le parti sociali, le realtà produttive, aggregando gente nuova e di onestà morale, alla quale comunque ci rivolgiamo, gente perbene, sicuramente presente nella società civile, magari anche con una idea politica non pienamente condivisa, ma che sicuramente sono vogliose come noi di mettersi a disposizione dell’intera cittadinanza.

Per molti vincere significa arrivare, per noi vuol dire partire, sono prerogative e modus pensandi diversi di non poco conto. In ultimo ci preme evidenziare che abbiamo letto certamente non con poco stupore la straordinaria esultanza dell’Amministrazione attuale per la Sentenza del TAR che darebbe ragione al Comune per l’annosa questione dei suoli sui quali è ubicata la Caserma dei Carabinieri. A tal proposito, è appena il caso di ricordare che tale vicenda è oggetto di una vicenda giudiziaria che si trascina sin dal 1984, con varie tesi che si sono succedute, e che purtroppo ad oggi non è ancora possibile scrivere la parola fine, atteso che tale sentenza non è ancora definitiva.

Purtroppo però ci sono da rimarcare anche altre Pronunzie dell’Autorità giudiziaria, come quelle relative alla struttura “Don Tonino Bello”, che sicuramente non sono state ben gestite da questa Amministrazione, vertenza nata e conclusa durante questo quinquennio. Infatti in seguito ad un ricorso presentato da privati cittadini che hanno denunciato lo stato di intollerabile degrado in cui da tempo versa la suddetta struttura, il Comune di San Marco in Lamis è stato condannato dal Tribunale di Foggia a ripristinare e a mettere in sicurezza il campo sportivo del c.d. centro polivalente Don Tonino Bello, con contestuale condanna al pagamento delle spese processuali, Ordinanza non ottemperata dal Comune rimasto inadempiente sentenza a cui si è aggiunta una ulteriore Ordinanza con la quale il Tribunale di Foggia ha disposto l’attuazione delle stessa Ordinanza di ripristino a cura dell’Ufficiale Giudiziario e, quindi, l’esecuzione dei lavori stimanti dal CTU nominato dal Giudice Unico per euro 109.000,00; anche con tale seconda Ordinanza il Comune è stato condannato alle spese processuali. Nonostante tutto ciò il Comune ha proposto Reclamo al Tribunale di Foggia, reclamo che è stato respinto con l’Ordinanza dell’08.01.2021, contenente, oltre all’obbligo di agire urgentemente, l’ennesima condanna alle spese di lite a carico del Comune.

Inoltre si pone l’attenzione sul dato che in una di queste procedure il Comune è stato dichiarato anche contumace. In seguito l’Amministrazione uscente con delibera nr. 19 del 15/04/2021, senza naturalmente menzionare l’obbligo imposto dal Tribunale di adempiere urgentemente, ma come se fosse una decisione propria, ha approvato un progetto di messa in sicurezza e adeguamento funzionale del centro don Tonino Bello, stanziando un importo di € 46.705,38, somma di gran lunga inferiore rispetto a quanto statuito dal CTU nominato Tribunale. Speriamo bene.

 

avv. Raffaele Daniele