Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, venerdì 27 gennaio 2023 - Ieri mattina è volato al cielo Rocco Del Priore, classe 1937 (il 31 avrebbe compiuto 86 anni), considerato e rispettato unanimemente come uno degli ultimi comunisti veri, a Rignano Garganico.A piangerlo sono in molti. Non solo la famiglia (due figli, un maschio e una femmina, entrambi sposati con famiglie) ma tutta la comunità, in virtù della sua sconfinata bontà, empatia e rispetto verso il prossimo, a prescindere da come la pensavano i suoi componenti.  Per lui, dopo la famiglia, il partito era la sua seconda casa, sia come sezione, sia come ideologia.

Qui amava incontrare i compagni come lui, sempre pronti a discutere i problemi sociali e a propagandare le loro idee, da Togliatti, sino al suo cambio di nome e di linea politica e poi ancora con i puri rimasti sino ad oggi sempre legati agli antichi ideali. Da quando aveva perso pochi anni fa la sua Filomena, la sua immersione nei problemi sociali e politici nazionali e locali si è fatta più intensa e piacevole, anche quando ad immobilizzarlo era sopravvenuta la malattia. Era un frequentatore di quel che resta dell’associazione degli anziani “Pietro Nisi”, comunista all’antica, pure l’intitolato come tanti altri credenti ed attivisti scomparsi nel corso degli anni,ora assorbita del tutto dal Centro “San Rocco”,l Si tratta della a nuova creatura messa in piedi dal Comune in Largo Portagrande, centro vitale della cittadina, assieme al Belvedere, da dove si vede e si gode un panorama unico , a cominciare dal Tavoliere e del dirimpettaio Subappennino e finire con l’innevata Maiella. Nel suddetto  centro pro anziani, gestito dal volontariato era un ospite fisso che animava e contaminava tutti i suoi simili.

Egli assieme alla famiglia ha vissuto a lungo gli anni dell’emigrazione prima, da giovane, in Germania e successivamente a Torino, dove ha vissuto per molti anni assieme. In proposito sua figlia Raffaella, che l’accudiva assieme al marito Damiano e le nipoti, ricorda che alle ultime elezioni per la scelta del governo ha voluto assolutamente il suo diritto di voto e nonostante il brutto tempo e la sua parziale invalidità nel camminare si è fatto accompagnare ai seggi e dopo aver votato ne è uscito raggiante per aver compiuto il suo dovere. 

L’altro ricordo che  Raffaella riporta a galla  è il nonno Vincenzo, meglio noto in paese per il suo sviscerato Comunismo col soprannome di Paietta, le cui orme sono state seguite passo passo dal padre e in larga parte dal resto della famiglia. La redazione della presente testata giornalistica si unisce al cordoglio generale che ha colpito la famiglia e l’intera collettività. I Funerali saranno celebrati domani, alle ore 11.00, nella rinascimentale Chiesa Matrice dell’Assunta e  subito dopo la salma sarà tumulata nel locale Cimitero.

Addio, Rocco, ricorderemo sempre la tua bontà di animo e la coerenza nel seguire le idee politiche nel rispetto della diversità altrui!