Redazione

San Marco in Lamis, martedì 25 agosto 2020 - Questa è la storia di Rocco, 35 anni. La nostra storia d'amore è iniziata tra i banchi di scuola, eravamo adolescenti e oggi ci ritroviamo mano nella mano a vivere questa tremenda storia. Rocco, lo conoscono in tantissimi, lui era il Bomber dell'Eccellenza del calcio pugliese. La sua più grande passione era il calcio che ormai era diventata la sua professione. Giocava nella categoria Eccellenza, ma Ia sua dedizione e i sacrifici che faceva erano paragonabili alla serie A.

Esempio per tutti, brillante, leader, capitano della squadra, ha conquistato il bene e la stima di tutti. Insieme al calcio ha unito anche lo studio, prendendo due lauree, triennale e magistrale in Scienze Motorie. A settembre del 2018, parallelamente alla sua nuova stagione calcistica, prende anche il patentino da Allenatore. Sapeva che prima o poi avrebbe smesso di giocare a calcio, ma il suo desiderio era quello di rimanere nel rettangolo di gioco.

In quel periodo, iniziavo a notare che qualcosa non andava.
Rocco perdeva peso, in campo cadeva spesso, non era più il bomber di una volta. Da un po' di mesi inoltre, aveva iniziato ad avvertire che la sua mano sinistra non aveva più la sensibilità di una volta, non riusciva neppure ad abbottonarsi una camicia.

Preso dai mille impegni, non si era mai preoccupato, ma col passare del tempo questi sintomi si estendevano su tutto il braccio. Una sera a cena con amici, Rocco era strano, poco partecipe, distaccato, dolorante. Si decide di fare una risonanza all'encefalo. Era il 30 novembre 2018. Ora di pranzo. Squilla il telefono: "Augelli, è pronto il suo referto può venire a ritirarlo". Quel giorno, Rocco avrebbe dovuto iniziare ad allenarsi  in una nuova squadra. “Amore torno presto, fammi trovare il piatto a tavola, devo andare via presto, oggi comincia una nuova avventura”.

Da lí a dieci minuti dopo nulla è mai stato più uguale a prima. Rocco si è ritrovato da un campo da calcio ad un letto di ospedale in meno di due ore. “Deve ricoverarsi con estrema urgenza.” La diagnosi non tarda ad arrivare: si tratta di un tumore cerebrale pediatrico rarissimo, che solitamente per la localizzazione è poco aggressivo, ma sfortunatamente nel suo caso è di alto grado. Nessuno voleva crederci.

Carmela Gorgoglione e Mery Russo gestiscono questa raccolta fondi in favore di Rocco Augelli.

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